«L’invenzione della pila di Volta (1799-1800) segna simbolicamente il passaggio dalla Filosofia Naturale dell’Illuminismo alla scienza applicata e alla rivoluzione tecnologica del XIX secolo. […] La scarsa efficienza postale nell’Europa in guerra e poi il comportamento poco corretto del Presidente della Royal Society fecero sì che la notizia dell’invenzione della pila e le semplici istruzioni per la sua costruzione si diffondessero nel Regno Unito, e poi in Europa, attraverso la stampa quotidiana, ben prima che l’articolo di Volta fosse pubblicato. Volta apprese del successo clamoroso della pila da un quotidiano francese che giunse a Como a metà agosto del 1800. Ma non si adirò dell’appropriazione della sua invenzione, anzi ne fu contento perché questo gli procurò una fama e un prestigio che travalicarono l’ambito puramente scientifico». (L. Fabbrizzi, in riferimento al suo articolo: “Strange Case of Signor Volta and Mister Nicholson: How Electrochemistry Developed as a Consequence of an Editorial Misconduct”, “Angewandte Chemie”- International Edition; 2019, 58, 5810-5822; Wiley-VCH Verlag Gmbh &co, KGaA, Weinheim)