«“L’Iran continua a essere assai mal interpretato in Occidente, oscilliamo dallo stereotipo di un mondo medievale e oscurantista popolato da donne avviluppate in neri ciador, da religiosi fanatici e da folle ostili al nostro mondo “civile”, per balzare magari nel suo opposto: allora immaginiamo una gioventù disimpegnata e dedita a frequentare feste a base di droghe e alcol, speranzosa solo di fuggire nei paradisi americani o europei. L’Iran è un paese complesso, dove coesistono molte verità e situazione differenti”. Anna Vanzan, intervistata da Francesca Forte, “Altre Modernità”, 2009).  Le sue monografie rispecchiano la sua attenzione per il mondo femminile islamico, sia come è percepito (come suggerisce La storia velata. Donne dell’slam nell’immaginario italiano, premio internazionale Feudo di Maida, sezione studi Mediterranei, 2006) sia come si rappresenta e agisce (Donne di Allah. Viaggio nei femminismi islamici, Mondadori, 2010). Un appuntamento prezioso quello con Anna Vanzan, che ben si affianca al corso “Storia della Turchia e del Vicino Oriente” tenuto da Francesco Mazzucotelli, che condurrà l’incontro: un’occasione per andare al di là degli stereotipi orientalisti e per conoscere i possibili sviluppi che coinvolgeranno in futuro il mondo islamico.