Negli States, ma con molte Nuovine: «Una delle caratteristiche più belle di NY è di poter condividere queste splendide esperienze con numerose ospiti, tra cui alcune ex-allieve del Collegio Nuovo: ‘Shakespeare in the Park’ con Maria Paola Ferretti, la visita della città con la mia omonima Lucia Politi…» (Nuovità, n. 11).

Maturità alla Scuola Europea di Varese, Katerina, di origine italo-americana, compie i suoi 18 anni all’ingresso al Collegio Nuovo, nell’anno in cui si sigla l’accordo con l’Università di Heidelberg. Un accordo che marca il cammino sempre più internazionale dell’istituzione voluta dalla Fondatrice Sandra Bruni Mattei, che, nel creare il Nuovo, visitò anche molti campus statunitensi.
Tra le compagne d’anno, Katerina, iscritta a Biologia, troverà in Collegio un’altra studentessa italo-americana, di Medicina, Marina Vivarelli, con cui rimarrà in contatto anche in futuro, nonostante i destini geografici diversi. Affiatata soprattutto con una coppia di coscritte biologhe, la genovese Michela Bertero e la vogherese Giulia Campanini, decide comunque, il terzo anno di studio, di trascorrere un anno a Chapel Hill nella North Carolina, grazie a uno scambio tra Facoltà scientifiche di Università in Europa e USA.
Un anno denso di sfide accademiche, per lei che si trova ad orientarsi tra corsi per graduate e undergraduate, in quell’isola liberale di Chapel Hill in una Carolina tradizionalmente conservatrice. Un anno di confronti e condivisioni all’insegna della “diversity”, partecipando pure al programma Unitas.
Katerina vince subito dopo una Borsa di studio del Governo USA per un internato al National Cancer Institute di Bethesda: a Washington, dove si è quindi trasferita, condivide una casa con diversi studenti e in laboratorio si confronta con un ambiente internazionale, soprattutto di spagnoli, sudamericani e… italiani.

Tra le prime sfide


Ancora un trasferimento, tre anni prima del 2000: questa volta a New York, in parte finanziato da una borsa di studio del Governo USA, per un PhD in Genetica e Biologia dello Sviluppo alla Columbia University che segue alla laurea all’Università di Pavia. Tre anni dopo Katerina si sente una vera “New Yorker”: partecipa in modo attivo alla vita anche politica della città per favorire la candidatura a senatrice di Hillary Clinton (che lancerà una dozzina di anni dopo il progetto Women in Public Service Project, a cui ha partecipato dal 2013 pure il Collegio). Concorre… a corse di beneficenza a Central Park per raccogliere fondi a favore della ricerca scientifica (anche in compagnia della già ricordata Bertero in visita da lei!), frequenta la Nuovina Francesca Nespoli, scienziata politica impegnata in un Master alla Columbia (riceveranno proprio lo stesso giorno il diploma, come insieme accoglieranno, nel 1999, una delegazione pavese invitata dalla Italian Academy di Columbia, guidata dal Rettore dell’Università di Pavia Roberto Schmid, con la presenza anche della Rettrice Paola Bernardi). Entusiasmo e difficoltà contraddistinguono questo periodo, con un bilancio comunque positivo in un contesto aperto e innovativo dove, racconta, “l’unico limite è la propria immaginazione” (Nuovità n. 11).
Dopo il PhD ottiene un posto di Research Fellow al Memorial Sloan-Kettering Cancer Center di New York: la sua entusiasmante vita di laboratorio si concentra sulla ricerca in campo oncologico dove lavora con il Premio Nobel Harold Varmus. Diventa Senior Research Scientist l’anno in cui il Collegio compie il suo Trentennale, alle cui celebrazioni Katerina partecipa di persona e, prima ancora, collaborando alla pubblicazione Collegio Nuovo goes international curata dalla Rettrice e Saskia Avalle, che sarà sua ospite a New York l’anno di inaugurazione dell’accordo del Nuovo con il Barnard della Columbia. Nel frattempo Katerina si prepara a un duplice cambiamento, dopo il matrimonio con un americano…

Oggi


…In attesa del figlio, arriva la chiamata come Assistant Professor al Dipartimento di Patologia di Yale, in particolare al Yale Cancer Center: Katerina si trasferisce con tutta la famiglia e inizia la sua nuova avventura, affrontando pure periodi durissimi.
Come Principal Investigator (e Associate Professor) oggi dirige un laboratorio dove ricrea lo spirito affiatato della vita collegiale, di cui non si dimentica nelle relazioni anche a distanza, ad esempio con la sua “compagna di corsa” a Central Park, ora IDIBAPS Director of strategy a Barcellona, o l’altra Nuovina italo-americana, ora Nefrologa all’Ospedale Bambin Gesù… in Vaticano! E i risultati del suo team in termini di pubblicazioni, anche open access, come raccomandato dalla virologa Ilaria Capua, non mancano! In Collegio intanto, grazie anche alla nuova Presidente Anna Malacrida, biologa, si creano contatti con la stessa Università di Yale, attraverso l’ospitalità in Collegio della Prof. Serap Aksoj.
Grazie alla disponibilità e all’interessamento di Katerina, dal 2016 alcune studentesse hanno la possibilità di effettuare stage medici e di ricerca non solo presso il laboratorio da lei diretto, ma anche in altri centri di ricerca della Yale University.

Il suo consiglio


Avere il coraggio di rischiare e non arrendersi mai!