«A Cambridge con il Collegio: trovo un paio di studi e attendo. Uno di questi mi chiama per il colloquio, in realtà il mio primo colloquio. Con mia grande sorpresa, dopo una settimana, mi offrono una posizione come graduate engineer e da lì in avanti ho finito di dormire fino alle 9!» 

A colpo sicuro. Chiara, maturità scientifica a pieni voti a Novara, prova il concorso a Pavia, solo al Collegio Nuovo, ed è ammessa. Ne esce cinque anni dopo, con una tesi per un progetto di riqualificazione urbana nell’area ex Aermacchi di Varese. Il prof. Marco Morandotti e la Commissione di laurea le assegna un bel 110 e lode. Nell’anno del suo ingresso in Collegio, 2001-02, ci sono grandi lavori di ampliamento e riqualificazione: ristrutturata la cucina e concluso il cablaggio anche delle stanze delle alunne, parte la trasformazione della sala conferenze in aula magna a gradoni, di impianto quasi teatrale e con le attrezzature multimediali più all’avanguardia, mentre nel campus la Sezione laureati del Collegio raddoppia i suoi alloggi e spazi per l’attività accademica. Non ultimo, pure l’ingresso del Collegio sarà rinnovato…

Tra le prime sfide


Prima di uscire dall’ingresso rinnovato del suo Collegio, per ben due volte Chiara è ammessa al corso di lingua estivo dell’Università di Heidelberg: tra una edizione e l’altra e tra studi e progetti, trova il tempo per allenarsi nella squadra sportiva collegiale che nel 2003 riconquista anche il Coppone intercollegiale. Non immagina ancora, forse, che il suo futuro sarà all’estero, ma non in Germania. Intanto esplora le sue possibilità, partecipando agli incontri di orientamento al lavoro promosso con Accenture dai Collegi di merito pavesi, come racconta su Nuovità: “Ho presentato due CV, uno più conciso, l’altro con alcune precisazioni relative al lavoro di tesi e ad alcune esperienze lavorative e formative che intendevo sottolineare. […] Avendo seguito l’impostazione suggerita durante il corso, l’organizzazione del CV non ha presentato problemi. A livello di contenuti, invece, oltre ad alcune imprecisioni e sviste, la soluzione proposta è stata un’integrazione tra i due CV, specificando solo quelle informazioni che altrimenti risulterebbero poco incisive. Quindi, il 25 maggio 2007, anch’io posso dire di possedere il mio curriculum vitae: il corso è stato senza dubbio interessante, sul prossimo numero di Nuovità spero di potervi dire che è stato anche efficace!” Lo stesso anno si guadagna la prima edizione del Premio dell’Associazione Alumnae, assegnato ora ogni anno a una laureanda.

Oggi


“28 settembre 2007: si parte! Dopo essermi riposata dalle fatiche della laurea in Ingegneria Edile e dell’Esame di Stato parto alla volta di Cambridge (UK) con il posto di scambio del Collegio. La voglia di fare un’esperienza all’estero e di migliorare il mio inglese un po’ troppo poco inglese mi convincono. […] Un’altra idea mi balenava a quel punto: perché non provare a spedire il cv in qualche studio di Ingegneria? In fondo, non avevo nulla da perdere e un’occasione così non mi sarebbe di certo ricapitata. Trovo un paio di studi a Cambridge e attendo. Uno di questi, il Peter Dann Ltd., mi chiama per il colloquio, in realtà il mio primo colloquio. Con mia grande sorpresa, dopo una settimana, mi offrono una posizione come graduate engineer” (Nuovità, n. 19). Oggi vive a Cambridge ed è Structural Engineer presso il medesimo studio.

Il suo consiglio


Provare, anche senza grandi aspettative: “I’ve always considered the idea of spending a period abroad, because it seemed like an extremely attractive cultural experience. So, shortly after my graduation, I gathered my stuff and left for Cambridge, seizing the exchange opportunity offered by the College: it was now or never! I must admit, I didn’t have high expectations. I’ve never been very interested in England. But I had to change my mind. […]The vitality of this place has led me to extend my stay, by looking for a job in my field and joining an engineering consultancy company. A great opportunity and a new challenge for someone who spoke English with gestures!”(Collegio Nuovo goes international, 2008).