«Venni a conoscenza dei collegi pavesi tramite la farmacista del paesello: niente sito Internet, all’epoca » (Nuovità, n. 11)

Gabriella lascia la sua Bonassola, dal Levante ligure, per studiare Medicina a Pavia: una scelta portata avanti con convinzione, persuadendo quanti pensavano per lei un’altra strada. Al Collegio Nuovo, dove dal 1988 vince un posto gratuito per l’intero corso di studi, si distingue anche per altruismo, discrezione e capacità di mediazione, tanto che dalle sue compagne le è rinnovato il mandato di Decana. La sua collaborazione a tutto campo e la sua sensibilità per le matricole non viene mai meno, tra esami onerosi e ritorni in famiglia per il fine settimana. Il Lion Club di Pavia decide in quegli anni di supportare studenti dei Collegi di merito pavesi: quando viene il turno del Nuovo, a Gabriella viene assegnato anche il loro contributo. Tra il quarto e il quinto anno, arriva il momento di scegliere la direzione da prendere. Scocca la scintilla mentre prepara l’esame di Ortopedia: Gabriella presenta la richiesta di tesi su un particolare tipo di protesi d’anca. Mentre concorre per la specializzazione sia a Pavia sia a Milano, rimane come perfezionanda un ulteriore anno in Collegio, dove svolge attività di tutorato, collabora alla gestione delle attività teatrali e anche all’assistenza medica alle Alunne.

Tra le prime sfide


Dopo anni a Pavia, vince un posto alla Scuola di Specializzazione in Ortopedia e Traumatologia all’Ospedale Gaetano Pini di Milano. Rinuncia a Pavia, dove pure aveva vinto, e si rimette in gioco: «Lasciare Pavia fu piuttosto difficile. Inoltre arrivata nel reparto di Ortopedia, a Milano, sentii di “giocare fuori casa”: a ogni cambiamento si ricomincia sempre un po’ da zero, qualche volta da uno, spesso da meno due! In un nuovo ambiente di lavoro niente è dato per scontato e ogni piccolo passo avanti è il frutto di una battaglia. Ho combattuto per tutte le battaglie: per avere il diritto di visitare i malati, fare la cartella clinica, andare in sala operatoria, collaborare a un intervento chirurgico…». Accesa da entusiasmo, dopo aver frequentato un corso di chirurgia della mano tenuto dal Prof. G. Brunelli a Brescia, prosegue la sua formazione nel Ponente ligure: si iscrive a un corso di Chirurgia della mano, a Savona. Scocca una nuova scintilla. E grazie all’appoggio del direttore della Scuola di Specialità di Milano, Prof. L. Parrini, e a una borsa di perfezionamento del Collegio, arriva anche la sua prima esperienza Oltralpe: destinazione Francia, Parigi, per conseguire il Diploma Universitario in Microchirurgia e il Diploma Universitario in Chirurgia della Mano. Sempre Parigi le offre un incarico annuale di Chef de Clinique, proprio nell’Istituto di Chirurgia della mano. Gabriella ha trovato la sua strada di specializzazione professionale.

Oggi


Dopo anni a Parigi, Ginevra e poi Londra e Wrightington, rientrata in Italia, dopo un breve soggiorno a Milano, Gabriella, con le due figlie, è tornata nella città del suo Collegio. Come specialista in Ortopedia presso la Clinica Città di Pavia – Gruppo Ospedaliero San Donato, oltre a svolgere attività diagnostica e terapeutica, partecipa alla ricerca sul metabolismo osseo e su interventi di ricostruzione tissutale e ossea. Un piccolo team, al femminile, con la supervisione del Prof. Redento Mora che, oltre a collaborare con istituti in tutto il mondo (da Mosca a Riga, sino a New York e Baltimora), opera principalmente sui quattro arti … e sulla mano, naturalmente!

Il suo consiglio


Darsi una mano, sempre!: «In Collegio ho conosciuto persone straordinarie: persone volitive, altruiste, caparbie e generose. Capisco di aver beneficiato di un ambiente libero e al contempo protetto, di una “cella” tranquilla e della vivacità della vita in comunità; […] la vita di comunità non è sempre facile… senza tutto questo non sarei però quella che sono oggi. In Collegio ho conosciuto delle amiche speciali: disperse ai quattro angoli della terra restano dei punti fermi nella mia vita.» (Nuovità, n. 11)