“Il professore l’aveva detto prima di sceglierla come assistente di ricerca, in Canada: bisogna saper stare tanto tempo da soli e non aver paura del bosco. E lei, che dentro di sé era sicura di essere la persona giusta per quel lavoro, è partita. Destinazione: Canada, Ram Mountain e parco di Sheep River, in Alberta, altitudine dai 1.400 ai 2.200 metri, al fianco delle Montagne Rocciose. Distese di neve e di foreste abitate da animali in libertà, il suo mondo”. (“Corriere della Sera”, 22 gennaio 2003)

Nata e cresciuta a Treviso, Chiarastella arriva a Pavia nel 1993 per iscriversi a Scienze Politiche. Vince un posto gratuito in Collegio, ma dopo un anno di lezioni ed esami (in regola), Chiarastella si convince che non può rinunciare al sogno coltivato sin da bambina di studiare gli animali. Ottimi i rapporti con i Docenti della Facoltà (primo su tutti, l’Emerito Prof. Arturo Colombo, con cui manterrà i contatti), eppure decide di cambiare corso di studi. Non è facile, significa anche rifare le prove di concorso per il passaggio di classe disciplinare.
Sostenuta nel cambiamento accademico anche grazie al supporto della Rettrice del Collegio, opta per Scienze Naturali. In Collegio è nominata Decana pur essendo ancora matricola (per il cambio di Facoltà) e si guadagna il titolo di ‘cuor di matricola’ che ancora è un carattere distintivo della sua personalità. Un soggiorno Erasmus all’Università of South Wales corona altri periodi (brevi) di studio all’estero, in Irlanda e Spagna.

Tra le prime sfide


Rientrata in Italia per laurearsi, con una tesi sperimentale sullo scoiattolo con il Prof. Giuseppe Bogliani, si aggiudica poi anche una borsa di studio del Collegio che le consente di conseguire un Master Science in Ecology and Evolution, presso l’Università di Sherbrooke (Quebec, Canada) nel 2003. Nel 2004 vince una borsa di studio del Ministero degli Esteri e nel 2005 una borsa per studenti meritevoli presso l’Università di Sherbrooke che le permette di continuare la sua ricerca in Canada. Sempre nel 2005 vince la prima edizione del Premio di Ricerca istituito dall’Associazione Alumnae: partecipa così con un suo lavoro alla XXIX International Ethological Conference di Budapest.

Oggi


Oggi Chiarastella vive in Alberta, Canada, con sua figlia: dal 2007 è Biologa della fauna selvatica presso il Governo Provinciale dell’Alberta per la Fish & Wildlife Division a Rocky Mountain House, a ridosso del versante centro orientale delle Montagne Rocciose. Si occupa principalmente di gestione faunistica e di riduzione di conflitti tra le piccole comunità rurali e grandi predatori come l’orso grizzly, l’orso nero, il lupo e il puma.  Tramite progetti di educazione, di prevenzione e di gestione delle potenziali cause, sviluppa e mette in piedi progetti sul territorio che mirano a ridurre la possibilità di conflitto tra fauna e comunità rurali. Dopo aver speso i primi anni a guadagnare il rispetto dei locali, adesso è amichevolmente conosciuta nelle varie comunità come la Bear Lady. Con l’arrivo dei suoi 40 anni ha coronato un sogno che aveva fin da bambina: quello di poter comunicare con gli orsi. Facendo fronte a una serie numerosa di ostacoli è riuscita a svezzare con successo quattro cuccioli orfani di grizzly e a dar loro una seconda opportunità, rilasciandoli in libertà dopo cinque mesi di stretta convivenza. Un progetto del genere non era mai stato realizzato in Alberta. Tantomeno da una donna.

Il suo consiglio


Il valore dell’amicizia: «In Canada ho imparato tante cose: a stare da sola e ad essermi amica, ho capito cosa significa doversi arrangiare, ho incontrato persone eccezionali, che amano quello che fanno. Gli amici, che per me rappresentano molto, me li sono portati dentro» (“Corriere della Sera”, 22 gennaio 2003) e del Collegio: «Lascio questo posto che sento profondamente casa, per partire per un’altra avventura. Lo lascio con una tenerezza profonda nel cuore per i tanti giorni trascorsi qui, per i tanti volti amici che ho incontrato, per le tante persone che con me hanno condiviso un’altra partenza. Lo lascio con la stessa certezza, la stessa serenità con cui si parte da un posto caro, consapevoli che prima o poi si torna, sicuri che quello che qui è stato vissuto ci appartiene profondamente e in qualche modo noi apparteniamo a lui».
Oggi aggiunge: «Credete fortemente in voi stesse, in cioè che ritenete giusto e nelle bellezza dei vostri sogni. Ognuna di noi è una donna splendida e unica e questa consapevolezza comporta anche delle responsabilità. Fate tesoro delle opportunità che vi sono offerte, anche quando sono mascherate come difficoltà. Siate consapevoli del ‘momento presente’ e cercate di sviluppare un profondo senso di gratitudine»