Sia a livello europeo sia a livello nazionale, l’azione politica e programmatica relativa alla parità e alle pari opportunità tra donne e uomini ha conosciuto negli anni una progressione, con un graduale passaggio dalla “tutela” alla “parità” alle “pari opportunità” fino al “mainstreaming di genere” e all’”empowerment”, ovvero alla definizione di strategie di azione e intervento capaci di trasformare la questione femminile da problema da affrontare a prospettiva di genere da assumere per programmare e operare all’interno di ogni specifico contesto sociale. (Ilaria Li Vigni, Avvocate. Sviluppo e affermazione di una professione, FrancoAngeli, 2013)
Tutte le quindici donne intervistate, oltre alla stessa autrice del libro, la penalista Ilaria Li Vigni, hanno finito per diventare in qualche modo “architetto delle relazioni sociali”, secondo la felice definizione della collega Cinzia Calabrese. Avvocate penaliste, civiliste, giuslavoriste, costituzionaliste, persino Ministre della Giustizia, come Paola Severino che inaugura la galleria di donne impegnate nelle professioni giuridiche: da Laura Hoesch, arrivata a cinquant’anni di carriera, cresciuta in un’epoca di importanti conquiste legislative come lo Statuto dei Lavoratori (1970) e la riforma del Diritto di Famiglia (1975) a Marilisa D’Amico, che all’esercizio della professione forense ha affiancato quello di docente universitaria e di consigliere comunale.
Una serie di testimonianze tanto illuminanti quanto stimolanti che ben si inseriscono nel quadro introduttivo, non solo storico-normativo, fornito da Ilaria Li Vigni, grazie anche alla sua sensibilità di sociologa del diritto testimoniata pure dalla sua collaborazione con l’Ateneo milanese. Se le donne avvocato sono arrivate al 46% di presenza nell’albo professionale, ben diverse sono le percentuali quando si parla di rappresentanza nelle istituzioni forensi: 15 Presidenti donne su 165 Ordini forensi e solo 2 sono le Consigliere al Consiglio Nazionale Forense. Questioni di cui si discuterà in un incontro in cui interverranno anche Mariella Magnani, ordinario di Diritto del Lavoro dell’Università di Pavia, nonché membro del Comitato scientifico Avvocati Giuslavoristi Italiani e l’Alumna Barbara De Muro, avvocato del Foro di Milano, già partecipe, l’anno passato, nella tavola rotonda con la giudice Paola Di Nicola. Oggi l’avv. De Muro è anche consigliere nel CdA di ASLA – Associazione Studi Legali Associati ed è responsabile del progetto “Women on Board”.
Il giorno dopo – Avvocate si diventa, non con “presunzione di competenza”: Ilaria Li Vigni e le tre R