La vita di Collegio mi ha regalato amiche carissime con cui ho condiviso molto di più dello studio: da loro ho imparato le parole della sofferenza e del confronto e da loro la risata e il silenzio, a tacere quando dissentivo e a difendermi quando il mio dissenso era esperienza. Credo di aver avuto la migliore occasione per avvicinarmi alla libertà e, soprattutto, per non abusarne. (“Il Collegio Nuovo. Dieci anni”, 1988).
Da Mede Grazia arriva a Pavia nel 1981, per prender posto nella sua camera affacciata sui campi di papaveri intorno al Collegio. Una conquista di un posto di merito, nell’anno del riconoscimento del Collegio Nuovo con decreto del Presidente Pertini. Una conquista dopo la prova di concorso in cui si aggiudica il punteggio massimo nello scritto, con un tema sulla poesia che affascina la Commissione d’esame per finezza di contenuto, eleganza espressiva e ardite incursioni nell’arte visiva di primo Novecento. Gli anni universitari, prima della laurea in Semiotica con la prof. Maria Elizabeth Conte, la vedono anche all’estero, pure con una borsa del Collegio per un soggiorno estivo in Inghilterra: sono gli anni in cui il Collegio sigla anche i primi accordi con Università estere. L’anno di perfezionamento è una prova generale di quel che l’aspetterà, ma lei non lo sa ancora, poco meno di vent’anni dopo.
Tra le prime sfide
La Rettrice la sceglie, infatti, da laureanda, come “Decana”, collaboratrice per il coordinamento della vita collegiale, attività che svolge con le doti di serietà e riservatezza che la contraddistinguono. Grazia segue anche negli anni successivi, da giornalista e con la sensibilità di docente (ha nel frattempo ottenuto anche l’abilitazione all’insegnamento), l’attività soprattutto culturale del Collegio, raccontandone gli incontri per la “Provincia Pavese” e curandone alcune pubblicazioni: dopo la sua testimonianza nel volume del decennale del Collegio Nuovo, arrivano la curatela dell’opera dedicata agli incontri promossi dal Collegio (pubblicata in occasione del ventennale) e molte collaborazioni con varie testate giornalistiche. In mezzo a tutto questo, trova il tempo per perfezionarsi con un Master in Relazioni pubbliche, viene cooptata come socia Soroptimist e… comincia a pubblicare libri sulla cucina, prima quella del cuoco di Papa Ghislieri, poi… lo vedremo più avanti!
Oggi
Prima di arrivare nel 2006, con il Prof. Angiolino Stella, al ruolo di dirigente dell’area Comunicazione e relazioni esterne UniPV e Portavoce del Rettore dell’Università di Pavia, carica quest’ultima che, dopo aver accolto nell’Ateneo anche un Papa e due Presidenti della Repubblica, ricopre tuttora con l’attuale Rettore, Grazia collabora all’inizio del nuovo millennio nelle Relazioni Esterne e nelle attività accademiche dell’Almo Collegio Borromeo. Nonostante questo impegno segue le attività del suo Collegio. Tanto che, poco dopo, con la pubblicazione di una divagazione sul tema del cioccolato (Premio speciale Angelini 2001), con la compagna Nuovina Giuliana Adamo, italianista al Trinity College di Dublino, la nostalgia per il “suo” Collegio” si fa sentire. Grazia prende servizio al Collegio Nuovo come Responsabile Ufficio Stampa e Coordinatrice dell’attività culturale e accademica. Sono gli anni in cui si avviano gli insegnamenti accademici promossi dal Collegio, in sinergia con l’Università di Pavia, cui Grazia offre il contributo anche della sua creatività. In questo tempo cura, fra l’altro, oltre al nuovo sito web del Collegio, la pubblicazione del libro degli Incontri conviviali (con una bella intervista al Cuoco … della Fondatrice!) propone, insieme alla Rettrice, il volume in omaggio al Prof. Emilio Gabba (curato dalla Nuovina Lucia Pick) e collabora con lei nell’impulso sempre più forte all’internazionalizzazione del Collegio, dopo l’invito a partecipare alla rete Women’s Education Worldwide. E’ a Boston con Paola Bernardi nel 2004 in occasione della fondazione della rete. Un primo risultato è l’avvio lo stesso anno dei rapporti con il Dubai Women’s College. Parteciperà ancora, sempre con la Rettrice, anche al V Meeting di WEW a Nanchino (2012), preceduto da un incontro a Ewha Womans College di Seoul, e a un meeting alla Ochanomizu University di Tokyo nel 2013, quando viene firmato il nuovo accordo del Collegio che porterà Nuovine anche in Giappone.
Sempre vicina al Nuovo, oggi e domani! Anche nella sua nuova altra posizione di dirigente alla Fondazione Alma Mater Ticinensis, oltre che di docente nel corso di laurea CIM – Comunicazione, Innovazione e Multimedialità.
Il suo consiglio
Esplorare: “Il lavoro è uno strumento per conoscere il mondo. Nulla di definitivo. E il mio spirito vagabondo sta già per preparare nuove sorprese. “ (Nuovità, n. 10)