È a questo mondo del lavoro, reale, che il “laboratorio–collegio” ci deve preparare. È qui che ci prepariamo al dopo, attraverso anni di studio. (Nuovità, n. 4)

Da Biella Cristina arriva al Collegio Nuovo nel 1983 per iscriversi, dopo la maturità scientifica, a Filosofia. Prima di aggiudicarsi un posto gratuito di perfezionamento post-laurea in Collegio, ottiene nel 1986 un contributo per un soggiorno a Ginevra con l’obiettivo di sviluppare la tesi di laurea (sugli elementi psicopedagogici dell’ “Emile” di Rousseau). Affina poi la sua formazione in Inghilterra, dove approfondisce temi specifici di psicologia del lavoro, su testi inglesi presenti nelle biblioteche londinesi. Per questo progetto risulta, dopo la pioniera, sua collega economista Renata Bonfiglio, tra le prime assegnatarie di contributi post-laurea da parte del suo Collegio.
Tra le primissime a intuire le potenzialità di inserimento professionale nell’ambito delle Risorse Umane, Cristina si specializza, con lode, nel 1990, in Psicologia del Lavoro e dell’organizzazione all’Università Cattolica di Milano. Usufruisce, nei tre anni di frequenza della scuola di una borsa di studio del Ministero della Pubblica Istruzione, assegnata per merito.
Il primo numero di Nuovità, uscito nello stesso 1990, la vede tra le firme esordienti di articoli di Alumnae, nonché tra le prime che si avviano a una carriera dirigenziale: infatti Cristina viene assunta come assistente al Responsabile Formazione e Selezione del personale della Divisione finanziaria per il Gruppo Fininvest. Da lì in poi, per lei, come per molte altre colleghe lo stesso anno, è un fiorire di sviluppi di carriera, puntualmente riportati sulle pagine di Nuovità.

Tra le prime sfide


Forse l’inserimento nel contesto fortemente internazionale del Collegio (oltre il 10% di studentesse straniere, l’anno del suo ingresso al Nuovo) ha sviluppato ulteriormente la sua apertura al mondo: nei primi anni Novanta, Cristina, forte dell’iscrizione al neonato Albo Professionale degli Psicologi, diventa pure socia del prestigioso network AIF – Associazione Italiana Formatori e comincia a viaggiare all’estero per la sua professione: a un convegno a Budapest conosce il pioniere della psicologia del lavoro, in Italia, Enzo Spaltro.
Nel 1992 arriva la chiamata per la Merlin Gerin, appena acquisita dal gruppo Schneider, dove assume la Direzione del personale e fa la spola tra Grenoble, Bergamo e Agrate Brianza. Tra i suoi compiti progettare corsi di leadership e comunicazione. Sempre più sviluppa quella che era stata la sua tesi di specializzazione: il tema della tutorship, in particolare le tecniche di inserimento dei neolaureati in azienda, con la valutazione dei piani di carriera. In tutto ciò trova il tempo per tornare nel suo Collegio e fare mentorship qualificata, soprattutto con un occhio particolare alle umaniste come lei.
Nel 1997 per conto di Air Liquide, partecipa a una importante tavola rotonda co-promossa da ASFOR e moderata da Luisa Adani (che una decina di anni dopo sarà ospite in Collegio!) su “Come cambia il lavoro”: un occhio sempre avanti…
In quello stesso anno entra nel Gruppo Tenaris, come Direttore della Scuola di Formazione di Dalmine e Project Manager del Progetto High Potential per stabilire i 200 Best Talent ingegneri da “importare” da Buenos Aires nella sede italiana del Gruppo. Con relativo piano meritocratico, si intende. Internazionalità e merito, gli ingredienti del “suo” Collegio, di cui non si dimentica mai.

Oggi


Concluso il Progetto High Potential, alla fine del millennio, Cristina si sposa, assume la carica per un anno di Presidente delle Alumnae del Collegio, e poco dopo ha una figlia, il cui ingresso alla scuola materna coincide grosso modo con l’approdo di Cristina ad Alenia Aermacchi (Gruppo Finmeccanica). È proprio il caso di dirlo, la sua carriera ha preso il volo: oggi è Responsabile Organizzazione Sviluppo Risorse Umane e Formazione di un Gruppo che conta oltre 10.000 dipendenti. Inoltre è Project Leader di un team per l’avvio in Piemonte di un Istituto Tecnico Superiore per favorire sbocchi professionali nel settore aerospazio /meccatronica. Un team frutto di un accordo del suo Gruppo con il MIUR, il Ministero che vigila anche sul Collegio dove Cristina entrò una ventina d’anni prima di “immatricolarsi”, questa volta da dirigente di Alenia Aermacchi. Successivamente diventa Responsabile HR Leonardo Production System Coordination & Integration per la Divisione Militare della Leonardo Aircraft.

Il suo consiglio


Completezza, flessibilità, servizio: “Il mondo del lavoro, oggi, si aspetta che i giovani laureati siano persone “complete”, dotate cioè di uno spirito nuovo, innovativo, che deve essere inserito in un’ottica di servizio […] una personalità ‘a tutto tondo’, ricca e flessibile, che si adatti ai cambiamenti e alle situazioni, che permetta di raccogliere le sfide. A questo contribuiscono certamente tutte le attività extra-universitarie. Dalle lingue straniere, alle conferenze, ai dibattiti, alle borse di studio per l’estero, che il Collegio mette a disposizione.” (Nuovità, n. 4)