Non ho mai considerato quanto ricevuto dal Collegio come alunna una meritata medaglia al valore, piuttosto un pegno di fiducia, un debito di riconoscenza, un investimento da far fruttare a beneficio di altre nel futuro. C’è un tempo per ricevere e un tempo per restituire… e ora mi metto a disposizione perché i buoni valori delle nostre Istituzioni (Collegio e Associazione Alumnae) si trasmettano ad altre ed altre possano beneficiare delle mie stesse opportunità.

Da Breno, in provincia di Brescia, Lucia giunge a Pavia, con pieni voti di maturità classica e ottime referenze per il suo impegno a favore dei giovani della sua comunità. Uno dei due posti gratuiti intitolati alla Fondatrice Sandra Bruni Mattei in quel 1985 viene conferito proprio a Lucia, matricola di Medicina, che ne usufruirà poi sino alla laurea; l’anno successivo ne beneficerà un’altra studentessa del Liceo Classico di Breno, Silvana Scolari, che pure si iscriverà a Medicina. Tra le ospiti straniere studentesse del suo ambito, in quel periodo, un bel gruppo da Venezuela, Francia e Svezia; si aggiungono poi due lettrici interne di Inglese, lingua che Lucia approfondirà anche con un soggiorno di studio estivo ad Edimburgo, con una borsa del Collegio.

Tra le prime sfide


Un curriculum accademico di tutto rispetto, culminato in una tesi su applicazioni cliniche di un protocollo sperimentale, la porta a entrare nella Scuola di Specializzazione in Cardiologia (si fermerà in Collegio per un anno ancora come perfezionanda). La sua carriera inizia come Assistente di ruolo nell’Unità Coronaria dell’Ospedale di Vallecamonica Esine, dove ha lavorato per sette anni. Ai primi del Duemila viene nominata Dirigente Medico di I livello nella Cardiologia dell’Ospedale di Seriate: da lì si sposterà a Bergamo.
Nel 2004 raccoglie l’invito a far parte del primo Consiglio direttivo dell’Associazione Alumnae del Collegio, formalmente costituitasi con la collega tossicologa, Raffaella Butera; sei anni dopo, con la Presidenza di Paola Lanati, coordina le Alumnae dell’area medica per organizzare un meeting a favore delle studentesse del Collegio: con lei e Raffaella, Michela Cottini, allora specializzanda in Cardiologia, Flavia Magri, endocrinologa, e Anna Saporiti, medico di base generale.

Oggi


Lucia, sposata con un ghisleriano, pure lui cardiologo e con due figlie, è Dirigente – USC Cardiologia presso l’Ospedale Papa Giovanni XXIII – Bergamo. A maggio 2015 ha assunto l’incarico di Presidente dell’Associazione Alumnae del Collegio Nuovo.  Nelle foto sotto la vediamo mentre consegna il Premio dell’Associazione riservato a una laureanda, e poi con Bruna Bruni, nipote della Fondatrice del Collegio, già Presidente della Fondazione Sandra e Enea Mattei. “Un tempo per ricevere, un tempo restituire”, come scrive Lucia nel suo messaggio alle Nuovine…

Il suo consiglio


Chi «pensi di lavorare solo con “cuore e passione”, cioè con la sola “umanizzazione” o solo con “competenza e cultura”, cioè con la sola “tecnicizzazione” della Medicina, verrà schiacciata dagli ingranaggi produttivi, se invece saprà gestire in modo manageriale umanità, tecnica, competizione e le risorse assegnate (personale, spazi, attrezzature, budget) potrà produrre “qualità “sanitaria”» (Nuovità, n. 22)