International Spring School: un bel modo per far diventare realtà le alate parole sull’engagement studente-docente e sulla collaborazione tra colleghi di cui vedo ricamati i dépliant in ogni canto di mondo accademico (Nuovità, n. 25)

Maturità classica a Varese, Mara entra al Collegio Nuovo iscrivendosi a Lettere Moderne nel 1992: tra gli appuntamenti inaugurali della stagione culturale del Collegio anche la scrittrice Rosetta Loy, presentata da Carla Riccardi, docente dell’Università di Pavia che Mara avrà modo di conoscere bene negli anni a venire non solo per i numerosi incontri in Collegio con scrittori, da Francesca Sanvitale a Daniele Del Giudice, Paolo Maurensig ed Ernesto Ferrero.
Sin dal primo anno Mara collabora alla costruzione della cineteca (inaugurata da Bruna Bovolenta), organizzando anche cineforum interni, partecipa all’incontro con Pupi Avati (introdotto dallo storico del cinema Lino Peroni, con cui Mara sosterrà brillantemente un esame) e negli anni successivi è pure Decana delle Alunne per due mandati: in coppia con la biologa Chiarastella Feder, prima, e con Paola Lanati (CTF) poi. Una esperienza che in entrambi i casi dà la misura della ricchezza e delle potenzialità della vita collegiale, con la consapevolezza delle difficoltà di mediazione in un ambiente così eterogeneo, vissuto però come una palestra importante di soft skills.
Al secondo anno Mara coglie l’occasione del Ferienkurs dell’Università di Heidelberg offerto alle Alunne del Nuovo (ci tornerà ancora, dopo la laurea, con il marito!); l’anno successivo è la volta del corso progredito di lingua e cultura tedesca all’Università di Mainz. Non può ancora immaginare come tutto questo, grazie al Collegio, le tornerà utile!

Tra le prime sfide


Il percorso di studi all’Università di Pavia sembra chiudersi proprio con la Prof. Carla Riccardi che firma come sua relatrice la tesi sul Notturno di D’Annunzio. Mara coglie subito l’occasione del neonato Master in Scienza e Tecnologia dei Media, diretto dal Prof. Virginio Cantoni  e promosso, con il Collegio, dallo IUSS, che diventerà Scuola Superiore Universitaria con il riconoscimento nel 2005. Vince una borsa di studio e per quel periodo si trasferisce nella nuovissima Sezione Laureati del Collegio. In quelle aule non sa ancora che poco più di tre lustri dopo tornerà… in altra veste.
Dopo il Master e tre anni di lavoro in azienda, un ripensamento e un’opportunità: vince il Dottorato in Filologia Moderna a Pavia, dove consegue il titolo nel 2004, l’anno dopo il suo matrimonio. Per proseguire nella sua carriera accademica, Mara deve spostarsi. A quel punto il tedesco di Heidelberg e di Mainz le torna utile, perché le Università dove continuerà la sua ricerca sono prima quella di Basilea (dove peraltro era arrivata già nel periodo del dottorato), poi quella di Zurigo. Non sono tempi facili, con una famiglia che cresce con l’arrivo di una bimba e … una per strada!

Oggi


Ancora un cambio, dopo la Svizzera, e in un Paese di non una, ma ben tre lingue con cui destreggiarsi: il fiammingo, il francese e ancora il tedesco. Dal 2008 Mara è infatti Professore Associato all’Università di Gent e successivamente è la prima italiana a capo di un Dipartimento nella medesima Università. Abituata a gestire rapporti con Atenei e istituti di cultura di diversi Paesi, per Mara risulta facile contattare il suo Collegio Nuovo quando si tratta di mettere in pista un nuovo progetto: «E va da sé che è al Nuovo che mi rivolgo sapendo – come infatti è stato – che vi avrei trovato la disponibilità, la struttura, il supporto culturale e accademico e, crepi l’avarizia, anche il contesto umano adatto a un’iniziativa del genere. Parte così un progetto pilota: la “International Spring School, Pavia 2014, Investigazioni sul ’900 letterario tra cultura popolare e società”. Raccolgo un manipolo di prodi colleghi […] intasco il supporto dell’Università di Pavia […] e cominciamo, per cautela, con pochissimi studenti su cui eseguire il primo esperimento. Il caso, o il destino, vuole che a partecipare al progetto siano solo ragazze […] Ognuno mette quello che ha: un po’ di fondi olandesi, un po’ di soldi belgi, qualche sghello di tasca propria, il Collegio ci dà anche l’impossibile e si parte. Il resto è cronaca: sette università coinvolte, ventiquattro ore di lezione in cinque giorni, conferenze e incontri con autori […] visite a biblioteche (Pavia e Milano) e al Centro Manoscritti di Pavia. Dati a parte, l’esperimento è riuscito ed è stato un bel modo per far diventare realtà le alate parole sull’engagement studente-docente e sulla collaborazione tra colleghi di cui vedo ricamati i dépliant in ogni canto di mondo accademico» (Nuovità, n. 25).
Nel 2020 è  nominata Cavaliere (“Ordine della Stella d’Italia”) dal nostro Presidente della Repubblica su proposta del Ministro degli Affari Esteri (nella foto, sopra, con l’Ambasciatrice Elena Basile).

Il suo consiglio


Tenacia quando si crede nella bontà di un progetto: « Forse a Shangai [Academic Ranking of World Universities, N.d.R.] non ne terranno conto, ma noi di scuole primaverili con lo spirito del “duuwtje in de rug” [“spintarella da tergo”, lett. Slancio della passione,  N.d.R.] ne organizzeremo ancora… » (Nuovità, n. 25)