“Ho ripensato spesso ai momenti in cui da studentessa bussavo all’ufficio della Rettrice al termine degli esami, cosa qui [alla Marines Corps University di Quantico, n.d.r.] chiamata counselling, e prevista dal calendario accademico. O alle serate nelle quali prendevo parte alle cene in Collegio con ospiti di riguardo, cosa qui detta networking. Proprio non pensavo che l’esempio più vicino al metodo educativo del Collegio Nuovo fosse il segreto di battaglia dei Marines!” (Nuovità nr. 22)

Da … Pavia, Maria Francesca arriva al Collegio Nuovo nel 1991 e prende possesso del nuovo portachiavi (gadget collegiale appena inaugurato) per la sua nuova stanza “tutta per sé”. Pochi km da casa che però, grazie all’esperienza acquisita anche in Collegio, la porteranno molto lontano. La scelta di studiare Scienze Politiche, suggerita anche dalla Rettrice, per una come lei che vuole viaggiare nel mondo e scrivere, si rivela giusta. Il primo anno la vede già, in compagnia di letterate e filosofe, a Heidelberg per il corso estivo di lingua. Mentre si consolidano i rapporti con figure di riferimento come il prof. Arturo Colombo e il prof. Stefan Delureanu (Visiting professor da Bucarest), segue con particolare attenzione gli appuntamenti più “politici” del Collegio. Sono anni segnati da Tangentopoli e dalla drammatica scomparsa di Falcone e Borsellino: firma, tra l’altro con una sua collega letterata, Saskia Avalle, un articolo sulla conferenza con il giornalista Pansa; scrive sulla visita del Presidente Scalfaro al Ghislieri, in occasione di un incontro con una delegazione di collegiali.

Tra le prime sfide


Maria Francesca ha in mente una meta ben precisa: gli Stati Uniti. La prima manovra di avvicinamento la fa scegliendo una tesi, con relatore il Prof. Silvio Beretta, sulle relazioni economiche tra UE e USA. In quegli anni la Facoltà pavese di Scienze Politiche è in un stretto contatto con la CUNY – City University di New York e, in accordo col Collegio, si decide di avviare, in via sperimentale, un rapporto di scambio anche tra studentesse. Così nell’autunno 1995, Maria Francesca, sempre più proiettata all’esterno, grazie anche al sodalizio crescente con la Nuovina euro-entusiasta, Cristina Castagnoli, parte per un anno per New York, per scrivere la sua tesi, con la guida del prof. Hugo Kaufmann (Direttore dell’European Union Studies Center del CUNY Graduate Center, dove Francesca, ospite del J.D. Calandra Italian American Institute – CUNY, tiene anche delle lezioni). Nello stesso anno, arriva in Collegio una studentessa CUNY, Elena Coleman. Lo scambio non avrà seguito, ma segna comunque un primo tentativo. Bisognerà attendere una dozzina di anni per portare Nuovine a New York, grazie anche a Maria Francesca…
Nella Big Apple conseguirà poi anche un Masters in International Affairs alla prestigiosa SIPA (School of International and Public Affairs) della Columbia University.

Oggi


Oggi Maria Francesca è cittadina americana.
Di più: lavora come Congressional Liaison all’Ambasciata italiana a Washington (grazie a lei abbiamo avuto incontro riservato alla comunità collegiale con l’Ambasciatrice Mariangela Zappia).
Inoltre è stata International Military Student Specialist presso la Marine Corps University di Quantico in Virginia, dove ha promosso attività culturali per gli studenti stranieri, visite al Senato e al Pentagono comprese (da quelle parti incontrerà anche il suo futuro marito, ingegnere americano di origine cilene e svedesi!).
Prima ancora è stata Associate Director, all’Italian Academy for Advanced Studies alla Columbia University. Qui nel 1999 organizza anche un meeting tra i suoi docenti di Columbia e CUNY e quelli di Pavia, guidati dal Rettore Roberto Schmid. Non mancano due brevi ma significativi intermezzi a Pavia, negli anni di avvio dello IUSS (fondato dallo stesso Schmid) come responsabile delle Relazioni Esterne. Ma l’irresistibile fascino per New York la fa tornare definitivamente negli States.
Negli anni di New York, passata la tragedia dell’11 settembre vista in diretta dal suo ufficio, in piena campagna presidenziale Obama/ Hillary Clinton, Maria Francesca suggerisce al Collegio, dove nel frattempo è approdata nello staff anche la collega letterata di cui sopra: “Thank you, Collegio Nuovo! Let’s keep up this chain. Who’s next? The closest to me is Barnard”. Detto, e quasi fatto. Dal 2008, grazie anche alla rete WEW, l’accordo con il College femminile della Columbia è siglato e le Nuovine a New York sono una realtà sempre più consistente.

Il suo consiglio


Cercare i mentori, bussando alle porte: “Forgot to mention: I was raised in Pavia. My father was a student at the Collegio Borromeo and my aunt at the Collegio Ghislieri. As a kid, I never missed a date: first Sundays of May after the 5th of May, the Alumni Reunion. When the time came for me to consider my next step – actually my first step out of Collegio Nuovo – I didn’t hesitate to knock at the Rector’s door. An agreement was made with the J.D. Calandra Italian American Institute at CUNY (City University of New York)” (Collegio Nuovo goes international, 2008).