Non è passato un giorno da quando me ne sono andata che io non abbia ricordato una persona, un aneddoto, una battuta, un numero di una camera, una cena, una chiacchierata fino a notte fonda, un pianto, uno scherzo, una partita, un compleanno, insomma un piccolo pezzetto di quella che è stata la mia vita a Pavia, dentro e fuori dal Nuovo. Questo bagaglio di emozioni si è ormai stabilito sotto la mia pelle e viaggia con me. (Nuovità n. 15)

…E Maria Guglielma (per i più Magu) ha sempre viaggiato!
Prima, da Genova, è venuta a Pavia nel 1996, per studiare Scienze Politiche. Quell’anno per le alunne della sua area in Collegio è davvero eccezionale: il ciclo di conferenze “I poteri in Italia, tra storia e cronaca” è inaugurato da una conversazione in pubblico di Salvatore Veca, filosofo della politica, nientemeno che con il Presidente Emerito della Repubblica Francesco Cossiga (nella foto). La seconda conversazione, con un protagonista del giornalismo come Giuliano Ferrara, è condotta da un Professore che sarà poi il relatore della tesi di Magu: Arturo Colombo. Magu fa tesoro anche dell’esperienza Erasmus a Granada per il tema su cui lavorerà per la tesi: “Accadimenti politici e forze militari nella Spagna della Seconda Repubblica (1933-36). Il caso di Granada attraverso la stampa”.

Tra le prime sfide


Una delle prime sfide di Magu, da matricola, è stato superare la bocciatura al primo esame di Economia politica. Meritata, ammette lei, visto che non aveva studiato a sufficienza. Grazie a tre compagne, non tutte della stessa Facoltà (tra cui Chiarastella Feder, che dopo un anno di Scienze Politiche era passata a Scienze Naturali e Giovanna Spinelli, che poi si laureerà in Scienze Politiche), supera questo momento di difficoltà e impara a riaggiustare il tiro.
Si laurea e Granada torna nella sua vita perché viene ammessa a un PhD in “Paz, Conflictos y Democracia” , per cui le viene anche assegnata dal Collegio una borsa per perfezionamento. Lavora quindi per quattro anni alla FAO in progetti partecipativi di sviluppo territoriale sostenibile in America Latina, Africa ed Asia. Si prepara poi per due importanti colloqui che supera entrambi: sceglie di lavorare come Junior Professional Officer con le Nazioni Unite presso UN-Habitat in Kenya.
Nel 2010 una promozione, sempre per le Nazioni Unite, a Chief Technical Advisor per la Liberia: da Nairobi si sposta a Monrovia come Country Director.

Oggi


Magu torna a vivere a Roma, mette al mondo una bimba e… continua a viaggiare come Land Tenure Officer alla FAO. Tra un continente e l’altro trova il tempo per tornare in Collegio e condividere la sua esperienza con le studentesse di oggi, economiste, scienziate politiche e giurisperite a cui non fa mancare il suo appoggio e i suoi consigli.

Il suo consiglio


«Nella mia esperienza il cervello ci fa quasi sempre preferire ciò che conosciamo. Soprattutto per uno stage, tra due candidati che sulla carta sembrano ugualmente qualificati, si tenderà a preferire quello o quella che si conosce di vista o che ci ha fatto una buona impressione per telefono. Per questo è così importante incontrare le persone e chiedere loro consiglio, che non vuol dire chiedere loro un posto, ma due dritte sul come procedere. Una volta lì siate oneste e dirette, vi sentirete sciocche e impacciate, odierete la sensazione di vendervi e vi sembrerà probabilmente di essere inadeguate e di essere andate malissimo. Per lo meno questo è ciò che è successo a me e un po’ continua a succedermi ogni volta che muovo un passo in avanti e affronto nuove avventure… Purtroppo questa sensazione che, col senno di poi, mi rende così viva, va attutendosi con l’aumentare dell’esperienza. Se un giorno si sarà affievolita troppo e tutto vi sembrerà troppo facile saprete che forse è l’ora per un cambio di carriera». (Nuovità, n. 24).