Che il Collegio Nuovo mi abbia cambiato la vita, è un dato di fatto: andare via di casa, trovare nuove amicizie, imparare a vivere con persone diverse da me, con un modo di pensare differente dal mio, mi ha insegnato ad aprire porte interiori che nemmeno sapevo di avere. La comunicazione: dire quello che ho dentro, la percezione che l’interlocutore capisca il mio stato d’animo, le mie idee, le mie passioni. Questo è stato l’input per voler fare di più, andare oltre lo studio e la mia quotidiana vita lavorativa. (Nuovità, n. 26)
Madre polacca, papà italiano, Marta parla fluentemente le due lingue quando arriva al Collegio Nuovo, con il suo 100 e lode dal Liceo Scientifico di Ovada, pronta a iscriversi a Matematica. Fra gli appuntamenti che aprono l’anno accademico, c’è l’incontro, condotto dal divulgatore scientifico Marco Cagnotti (docente in Collegio), con il matematico Claudio Bartocci. In apertura della conferenza, che prende spunto dall’uscita dei Racconti matematici curati da Bartocci, si citano le parole di un’Alumna, allora dottoranda in Matematica a Basilea, Viviana Palumberi, che definisce la sua disciplina: «l’inglese della scienza, anzi, molto di più; […] è l’unica vera lingua universale dell’umanità: racchiude le diverse psicologie e mentalità dei popoli espresse in un’unica lingua fatta di simboli e passaggi logici.»
Per la bilingue Marta le sollecitazioni più profonde, guardando agli sviluppi futuri, sembrano venire però dall’incontro di due giorni prima, in quella stessa aula (nella foto), con un’Alumna biologa, Natalia Lugli, ospite insieme al prof. CarloAlberto Redi e al Col. Luciano Garofano per una conferenza organizzata con l’Associazione che fa capo al mensile “Socrate al Caffè”, cofondato dal filosofo Salvatore Veca e dal giornalista Sisto Capra, entrambi molto vicini all’attività del Collegio.
Succede infatti che…
Tra le prime sfide
Dopo il primo anno, Marta capisce che, pur comprendendo il linguaggio matematico ed essendo in regola con i requisiti di merito per il Collegio (peraltro le è assegnato un posto gratuito), altra è la lingua che vuole praticare: passa quindi a Scienze Biologiche. Da allora, il talento si coniuga alla passione e il risultato è che, uno dopo l’altro, arrivano riconoscimenti e soddisfazioni sempre maggiori. Prima tappa. lode alla laurea di primo livello, con una tesi su “Caratterizzazione di cellule tumorali propagate a lungo termine in presenza di 3-aminobenzamide”, discussa con la dr. Chiara Mondello, responsabile in quegli anni del progetto finanziato dalla Fondazione Cariplo “Genomica della progressione tumorale in un sistema cellulare modello”. Seconda tappa: arrivano i massimi voti anche per la tesi magistrale nel corso in lingua inglese Molecular Sciences and Genetics: relatrice la prof. Giovanna Riccardi nel cui laboratorio poi Marta si fermerà, una volta vinto, subito dopo la laurea (e prima in classifica!), il Dottorato di ricerca.
Oggi
Dal 2013 Marta è impegnata, sempre a Pavia, nel Dottorato in Genetica, Biologia Molecolare e Cellulare in un progetto di ricerca per identificare nuovi farmaci per il trattamento della tubercolosi. Come dottoranda, vince pure una delle borse di residenzialità del CCR – Centro Comunicazione e Ricerca del Collegio Ghislieri, uno dei quattro Collegi di Merito di Pavia la cui sezione femminile fu aperta nel 1965 dalla Fondatrice del Collegio Nuovo, Sandra Bruni Mattei.
Il 2015 le porta un importante riconoscimento: il primo premio per i risultati raggiunti al 9th Consortium Meeting, More Medicines for Tuberculosis. Un giorno, dello stesso anno, le arriva una mail della prof. Riccardi che la spinge a una nuova avventura. Marta ha scoperto l’interesse e il talento per una nuova lingua: quella degli analfabeti di scienza. E così, partecipa a una competizione di divulgazione scientifica che la porta alla finale di FameLab Italia 2015 a Expo. Una gioia anche per il suo Collegio, che ai temi di comunicazione della scienza, anche con Marco Cagnotti, ha sempre prestato attenzione e cura!
Di comunicazione poi non potrà fare a meno nel momento in cui imbocca la carriera di insegnante. Seguitela qui
Il suo consiglio
Vivere il Collegio con lo spirito del qualcosa in più: “Non sono stati solo anni universitari, ma anche di crescita, amicizia, arricchimento, serenità” (dalla dedica della sua tesi di laurea)