Scegliere il Collegio, non più da matricola, e costruire un world-class cv!
Michela, da Genova, è già a Pavia iscritta come matricola di Scienze Politiche quando decide di concorrere l’anno successivo, nel 2007, per un posto in Collegio. Lo vince e non sa ancora in quante occasioni verrà coinvolta con l’opportunità di costruire un cv davvero d’eccellenza, anzi “world-class”! Durante il suo alunnato, il Collegio promuove ben due meeting internazionali legati alla rete Women’s Education Worldwide e firma l’accordo con il Barnard College: ebbene, Michela, grazie alla sua disponibilità e capacità, è attivamente coinvolta in entrambi i convegni: nel 2008, con i Presidents and Deans della rete, e nel 2011, con le Alunne. In mezzo, è un fiorire di opportunità all’estero grazie al Collegio e non solo: Dubai Women’s College, Barnard ed EucA (selezionata per il meeting Languages Mean Business), ma anche Pitzer College (con l’ISEP – UnipV), Hangzhou (con l’Università dell’Insubria), e l’International Institute for Education Planning dell’UNESCO, prima a Parigi (stage Erasmus Placement), poi a Buenos Aires per ricerche per la tesi, come vincitrice del Premio di studio Giovanni Manera.
Tra le prime sfide
“Negli ultimi due anni ho vissuto in California, a New York e Parigi, senza dimenticare Pavia e la provincia di Genova, e nel futuro vorrei esplorare il terzo mondo. Non posso poi dimenticare il mio breve, ma intenso, soggiorno in Cina […] La partenza per New York è stata una scelta naturale. A inizio giugno ho cominciato uno stage di quattro mesi presso l’International Institute for Education Planning dell’UNESCO. Ancora una volta, ho dovuto affrontare diverse sfide: l’adattamento alla cultura francese, dopo mesi passati negli Stati Uniti, l’approccio con le organizzazioni internazionali, dove vorrei lavorare in futuro, la transizione tra la vita della studentessa a quella della lavoratrice, con orari prefissati, pochissimo tempo libero, i ritmi dell’ufficio. Ogni giorno conosco membri del personale che vanno in missione in Mali, in Etiopia, nelle Filippine e in tantissimi altri Paesi in via di sviluppo, descrivendomi un lavoro sul campo che mi affascina e mi attrae. Lavorare in un contesto del genere mi rende orgogliosa del percorso di studi che ho intrapreso e mi lascia sperare in un futuro nelle organizzazioni internazionali”. (Nuovita, n. 21)
Oggi
Dopo uno stage semestrale, Michela è stata assunta nel 2011 come Knowledge Team Assistant di European Schoolnet di Bruxelles. Presto si troverà anche a selezionare chi dovrà sostituirla: dopo quasi due anni, infatti, sentirà il bisogno di rimettersi a studiare e va a Londra per frequentare un master all’Institute for Education. Non fa in tempo a mettersi sul serio sui banchi, che si compie il suo auspicio di qualche anno prima: lascia ancora una volta l’Europa, stavolta per l’Africa, Kenya. Come Assistant Programme Specialist (nell’ambito dello schema UN Fellowship) nel settore “Education” vola a Nairobi, dove si ferma due anni prima di tornare in Europa. Di nuovo la sua Parigi, questa volta come funzionaria dell’UNESCO. Alla prossima puntata!
Il suo consiglio
“E’ importante capire quando troppo è troppo. Se hai 25 anni non chiamarti policy advisor dopo uno stage alla Commissione Europea…” (Nuovità, n. 24).