«Sempre in fuga, irrequieto dalla nascita, indipendente, scevro da compromessi, avventato (prima) e coraggioso (poi), perseguitato e scampato, vittima storica degli altri e psicologica di se stesso, Bocchetta è riuscito – ogni volta con sorprendenti vitalità e iniziativa – a sopravvivere reinventandosi in luoghi diversi, tra popolazioni diverse, ricominciando sempre da zero». (Giuliana Adamo, L’ultima voce. Vittore Bocchetta: ribelle, antifascista, deportato esule, artista Castelvecchi 2020).