“La vicenda umana e intellettuale di Salvatore è quella di un filosofo che ha sempre voluto dare concretezza alle proprie idee, traducendole in un intenso impegno umano e sociale. Il suo ‘tentativo di autobiografia’ ci piace molto anche perché presenta nel finale pure una prospettiva molto lusinghiera e incoraggiante per noi Collegio Nuovo, da sempre impegnati nella formazione delle donne, prospettiva che si ricollega a una conversazione con Norberto Bobbio – anno 1984 -, durante la quale il filosofo torinese non ebbe dubbi nell’identificare nella emancipazione femminile l’unico vero progresso degli ultimi sessant’anni. Le Prove di autoritratto di Veca si chiudevano volutamente prima dello tsunami della pandemia, ma anche in seguito a questa tragedia Salvatore non aveva mancato di invitarci tutti, sono parole sue, a «cooperare mettendo nel pozzo comune le nostre intelligenze. Speriamo che la prima mano la diano le donne». Noi, nella nostra comunità collegiale, continueremo a farlo e a dare, tendere, la nostra mano”.