«Dopo quasi trent’anni di ricerca, ho imparato che si “continua” a diventare scienziati, giorno dopo giorno, sentendo le responsabilità verso la propria attività di ricerca, le persone, le speranze, i fondi che ti vengono affidati per progredire. Si impara l’audacia di dubitare (anche delle proprie idee) e la temerarietà di dissentire. “Se non facciamo buona scienza probabilmente non stiamo praticando una buona democrazia” scriveva Dennis Overbye, fisico ed editorialista del “New York Times”». Elena Cattaneo (in collaborazione con José de Falco e Andrea Grignolio), Ogni giorno. Tra scienza e politica, Mondadori 2016
Nel Collegio fondato da una matematica e imprenditrice, Sandra Bruni Mattei, lunedì 14 novembre, alle ore 21, sarà aperto al pubblico un altro incontro con una figura femminile impegnata “dentro e fuori il laboratorio”: dopo Rita Levi-Montalcini, Ilaria Capua, Simonetta Di Pippo, Maria Grazia Roncarolo, Fabiola Gianotti, ora è la volta di Elena Cattaneo, nota per i suoi studi sulla Corea di Huntington (una malattia neurologica causata da un gene mutato), oltre che, tra l’altro, per le sua strenua lotta a favore del metodo scientifico nella discussione sul caso Stamina, condotta anche con l’organizzazione, in un Parlamento composto per lo più da umanisti, di seminari di sensibilizzazione sulla cultura scientifica. Della ricerca come bene comune, la studiosa, già ospite d’onore per l’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università di Pavia nel 2013, verrà a parlare con chi sei anni prima era stata a invitata a tenere la prolusione dell’inaugurazione dell’anno accademico del nostro Ateneo: la genetista Orsetta Zuffardi (Dipartimento di Medicina Molecolare), qualificatasi, insieme alle colleghe pavesi Silvia Priori e Annalisa Pastore, tra le “top Italian scientists” in ambito biomedico.