
“Sono sì libera, ma sento che ci sono storie che vanno raccontate” – dice Nadeesha Uyangoda, scrittrice nata a Colombo in Sri Lanka e cresciuta a Milano, autrice di articoli (per testate da “al Jazeera” a “Open Democracy”, oltre a tenere una rubrica su “Internazionale”) e saggi in italiano e in inglese che, ci assicura “sollevano domande scomode”. Basta citare il tema “razza”, al riguardo del quale Uyangoda è anche ideatrice e conduttrice di uno dei primi podcast in lingua italiana e ha pubblicato un bellissimo libro, per 66thand2nd, dal titolo significativo “L’unica persona nera nella stanza”.
Oggi è alla prima prova narrativa con un romanzo, edito da Einaudi, “Acqua sporca”: una storia di migrazioni e identità, tra Italia e Sri Lanka, dove si intrecciano molte figure femminili e di diverse generazioni: chi è partito, chi è restato, chi si è messo a servizio come badante, chi cerca la sua strada di artista che precisa, non ha voglia di «fare il fantoccio della diversità».
A dialogare con lei sarà la sociologa Anna Rita Calabrò, già Direttore del Master “Immigrazione, Genere, Modelli Familiari e Strategie di integrazione” e Presidente del Centro Interdipartimentale MeRGED – Università di Pavia.
L’incontro si tiene in presenza (Aula Magna del Collegio Nuovo, v. Abbiategrasso 404, Pavia) e in remoto. È obbligatoria la registrazione entro il 4 novembre per la partecipazione in presenza; entro il 5 novembre, ore 18.30 per chi desidera collegarsi da remoto.
L’iniziativa rientra, su conferma eventuale del singolo Collegio interessato membro della CCUM, nelle attività formative riconosciute ed è accreditato nell’ambito dell’attività formativa extra-classe IUSS.
