Nel 2006, a 40 anni compiuti, Ilaria Capua, virologa (laurea in Medicina Veterinaria a Perugia, specialità a Pisa, dottorato a Padova) osa la strada della condivisione. Una mail inizia con “Dear All” e annuncia il passo che le costerà molte critiche, ma che le varrà ancor più riconoscimenti. Depositerà infatti la sequenza genetica di un nuovo virus non in un database privato, come richiesto dall’OMS, ma direttamente in quello open access, Gen Bank. Esorta i colleghi a seguire il suo esempio perché convinta che solo attraverso la condivisione la scienza può concretamente progredire, a beneficio della salute pubblica. Ilaria Capua ha sollevato un vespaio, ma ha trasformato un problema in opportunità, tanto che, nel 2011, la stessa OMS ha approvato una risoluzione nella quale il nuovo approccio mirante alla trasparenza dei dati è considerato “una svolta epocale”.
Il giorno dopo: Dalla periferia dell’impero, con Ilaria Capua, osiamo sfidare un mondo di D!