“Così a me piace immaginare che vivo non qui e ora, in una frazione esigua e misera del tempo, ma nell’anno più letterario di tutti. L’anno zero – quello che non esiste e non è mai esistito. […] Ed è in quell’anno che nessuno ha mai vissuto che io voglio abitare – là dove vivono i personaggi dei romanzi che ho letto e che scriverò […] quelli che sono per sempre perché non furono mai” (Eva Gagliardi, protagonista di Sei come sei, Melania G. Mazzucco, Einaudi 2013)
“Ecco i temi forti dei miei romanzi. Tutto deve passare attraverso la vita dei personaggi che non sono manifesti, non sono bandiere, sono viaggi” risponde Melania G. Mazzucco a Eleonora Groppetti del “Corriere di Novara” (31 ottobre 2013, cn).
A dieci anni dalla vincita del Premio Strega con Vita, l’autrice – ultima donna, a oggi, nell’albo dei vincitori del prestigioso premio (che conta in 56 edizioni 10 vincitrici) – pubblica Sei come sei, la vita di una ragazzina, Eva, che è innanzitutto un viaggio, collocato nell’“anno zero”, per la cronaca di oggi particolarmente contemporaneo.
Premiate e tradotte in oltre una ventina di Paesi, le parole, le vite raccontate da Mazzucco, tra cui pure quella di Tintoretto e sua figlia (in un complesso dittico: romanzo, La lunga attesa dell’angelo e ricostruzione
storico-documentaria Jacomo Tintoretto e i suoi figli. Storia di una famiglia veneziana), arriveranno con l’autrice al Collegio Nuovo il 18 marzo alle ore 21 in un incontro condotto dalla filologa Carla Riccardi, ordinario di Letteratura Italiana dell’Università di Pavia.
Il giorno dopo: La scrittura del come se: Melania G. Mazzucco