LA MALATTIA NEGATA. LA CURA E LA SUA COMUNICAZIONE TRA PENSIERO MAGICO E MEDICINA

Un delitto eccellente, una lunga agonia, la ricerca di cure alternative e più di un processo. Sono questi gli ingredienti di Piombo e latte, edito da Bompiani, il romanzo da cui si trarrà spunto per il il prossimo incontro (24 novembre, alle ore 21) al Collegio Nuovo: protagonista sarà l’autore, il giornalista del “Corriere della Sera”, Luca Mastrantonio, che da un paio di anni tiene al Nuovo il Laboratorio di Storytelling Multimediale nell’ambito del progetto “Università nei Collegi”.

Piombo e latte parte da un notissimo fatto di cronaca del 1978 che ha visto il coinvolgimento di Vittorio Emanuele di Savoia (rimasto impunito): la tragica morte del giovane Dirk Hamer in seguito a una sparatoria sull’isola di Cavallo. Il padre della vittima, il medico tedesco Ryke Geerd Hamer, dopo quella terribile esperienza, ha dato impulso alla “Nuova medicina germanica”, cura alternativa per sconfiggere i tumori e che si oppone alle terapie farmacologiche, mettendo al centro della cura i traumi psichici, ritenuti l’origine di ogni malattia.

Il padre della vittima, il medico tedesco Ryke Geerd Hamer, dopo quella terribile esperienza che ha visto l’agonia e la morte del figlio ha dato impulso alla “Nuova medicina germanica”, cura alternativa per sconfiggere i tumori e che si oppone alle terapie farmacologiche, mettendo al centro della cura i traumi psichici, ritenuti l’origine di ogni malattia. Il controverso metodo di cura ha portato alla morte non pochi pazienti, a causa di diagnosi e approcci terapeutici privi di fondamento scientifico o comunque che riportano la malattia somatica al solo aspetto di un trauma psicologico da curare. Tra questi pazienti c’è “Angela”, nome di fantasia per un caso reale di una diciassettenne affetta da una leucemia “curata” con cortisone e vitamine, di cui si parla in apertura del libro di Mastrantonio. Nonostante la radiazione dall’albo e diverse condanne di Hamer, è ora in corso un processo per un caso simile, quello di Francesco G., morto a 14 anni nel 2024 per un tumore osseo “curato” da un medico padovano seguace della dottrina Hamer. Un processo che Luca Mastrantonio sta seguendo come cronista.

A dialogare con lui, saranno due docenti e medici di primo piano dell’Università di Pavia: l’Alumna Flavia Magri e Andrea Pietrabissa.

L’incontro si tiene  in presenza (Aula Magna del Collegio Nuovo, v. Abbiategrasso 404, Pavia) e in remoto. È obbligatoria la registrazione entro il 23 novembre per la partecipazione in presenza; entro il 24 novembre, ore 18.30 per chi desidera collegarsi da remoto. 

L’iniziativa rientra, su conferma eventuale del singolo Collegio interessato membro della CCUM, nelle attività formative riconosciute ed è accreditato nell’ambito dell’attività formativa extra-classe IUSS.