INTERNATIONAL SPRING SCHOOL ITALIAN LITERARY STUDIES
Torna in Collegio, per la quarta edizione, la International Spring School che vede collaborare il Nuovo e l’Università di Pavia con l’Università di Gent, dove insegna Letteratura Italiana l’Alumna Mara Santi. Studenti dagli Atenei di Gent, Amsterdam, Utrecht e Groningen seguiranno lezioni, visiteranno il Centro di ricerca sulla tradizione manoscritta di autori e moderni e contemporanei (UniPV), potranno avere incontri con il mondo editoriale. E’ inoltre previsto un workshop per dottorandi con interventi dei prof. Lars Bernaerts (Gent) Alberto Godioli (Groningen). Per informazioni sull’esperienza dell’edizione precendente, si legga qui, (pp. 29 e 32)
SCRIVERE DI MESTIERE. DAI FATTI QUOTIDIANI AI GIALLI, DALLA SATIRA DI “CUORE” AL PAESE DELLE MERAVIGLIE
Voi lo sapete come funziona con le idee, no? Si affacciano per un istante e poi scompaiono appena le colpite con una raffica di “no, no, ma che mi viene in mente?” Poi fanno ciao con la manina e si sporgono un po’ di più. Poi tu fingi di non vederle e loro sono lì a dirti: “beh, a me non ci pensi?” (Alessandro Robecchi, Torto Marcio, Sellerio 2017).
«Ho cominciato all’“Unità”, ero un ragazzino, era il 1980 e i vecchi insegnavano veramente il mestiere» – si racconta Alessandro Robecchi, che oggi collabora anche al “Fatto Quotidiano”, è tra gli autori che scrivono per i programmi di Maurizio Crozza e ha all’attivo già quattro gialli per Sellerio – «Posso dire di aver imparato molto lì, una buona scuola, scrivevo un po’ di tutto (cronaca, anche nera, poi sono passato agli spettacoli e alla musica)». A parlare di scrittura con lui ci sarà Paolo Costa, docente di Comunicazione Digitale e Multimediale (Collegio Nuovo – Università di Pavia) e co-fondatore di TwLetteratura.
STEM: CHERCHEZ LA FEMME? TROVATE!
Ora il mondo è cambiato. Ci sono molte donne che si occupano di economia, diritto, psicologia o ingegneria, eppure nei media se ne vedono pochissime. Quando si tratta di interpellare le fonti, i mezzi di informazione continuano a rivolgersi agli uomini, come se l’esperto fosse maschio di default. Ci siamo dette che doveva essere tolta di mezzo la scusa che le donne professioniste non esistono o sono difficili da contattare. (Intervista a Monia Azzalini, responsabile del settore Media e Gender dell’Osservatorio di Pavia e co-ideatrice del portale 100esperte.it – 100 donne contro gli stereotipi).
Fondato da una matematica e imprenditrice, Sandra Bruni Mattei, il Collegio Nuovo prosegue con le sue proposte di incontro con scienziate: nel suo albo annovera ospiti come Margherita Hack e Rita Levi-Montalcini e nel 2013 ha preso forma anche l’idea di un ciclo dal titolo “Donne in Scienza: racconti di esordi e testimonianze del presente, con sguardo al futuro” con la partecipazione della virologa Ilaria Capua, dell’immunologa Maria Grazia Roncarolo e dell’astrofisica Simonetta Di Pippo, Presidente di Women in Aerospace Europe (WIA-E). A loro si sono via via aggiunte altre illustri scienziate, tra cui Fabiola Gianotti e Elena Cattaneo.
Oggi, grazie anche all’iniziativa “100 donne contro gli stereotipi” presentata ufficialmente l’autunno scorso al Festival della Scienza di Genova, con l’avvio dei primi dati sulle esperte di area STEM (Science, Technology, Engineering, Mathematics), si scelgono tre scienziate di rilievo in campo matematico, fisico e chimico.
COPPONE INTERCOLLEGIALE ANCORA AL NUOVO!
Nel corso della cerimonia di apertura dell’Anno accademico sportivo dell’Università di Pavia (21 febbraio 2017), sono stati premiati i vincitori del Trofeo dei Collegi 2015/2016: sul gradino più alto del podio Collegio Nuovo e Collegio Fraccaro. Tutte le foto della cerimonia visibili qui
PROVA LA VITA DA COLLEGE
Vivere in collegio mentre si frequenta l’Università è un’esperienza unica. Il Collegio Nuovo vi offre, gratuitamente, l’opportunità di provarla durante gli ultimi anni di scuola superiore. Scoprite qui come.
“LA SCIENZA NON HA CONFINI”: DALL’ITALIA A HARVARD, ANDATA E RITORNO
Paolo Fiorina (49 anni appena compiuti, sposato e padre di tre figli) è da poco tornato in Italia per realizzare il suo sogno. E con la convinzione di farcela: trovare la cura per il diabete tipo 1, che colpisce soprattutto i bambini. L’obiettivo è di riuscirci lavorando su due fronti: potenziare la diagnostica e ridurre il ricorso a strumenti invasivi. Lo farà presso il neocostituito “Centro di riferimento internazionale per il diabete mellito di tipo 1” che è stato chiamato a dirigere presso l’Ospedale Sacco di Milano, grazie alla generosità della Fondazione Romeo ed Enrica Invernizzi. Ora il prof. Fiorina, chiamato come Docente di Endocrinologia alla Statale di Milano, sta attirando un team internazionale di ricercatori e tecnici, sempre nella convinzione che «la ricerca non ha confini», come testimonia la sua stessa esperienza di scienziato: per una dozzina d’anni, infatti, è stato medico, ricercatore e docente alla prestigiosa Harvard Medical School di Boston, collaborando anche con l’Istituto San Raffaele di Milano.
Un’esperienza che racconterà al Collegio Nuovo (22 novembre, ore 21), in un incontro condotto dalla collega Flavia Magri Cavalloro, Docente di Endocrinologia presso l’Università di Pavia e Alumna del Collegio. Un’esperienza professionale che lo ha visto anche incontrare, negli anni, un’altra Alumna del Nuovo: Alessia Fornoni, Direttrice di un centro impegnato nella ricerca contro le malattie epatiche (Peggy and Harold Katz family Drug Discovery Center) presso la University of Miami, dove ha accolto, per stage estivi, quattro studentesse del Collegio. Perché la ricerca non ha davvero confini.
SERVIZIO, IMPEGNO E FATTI: LA RICERCA COME BENE COMUNE
«Dopo quasi trent’anni di ricerca, ho imparato che si “continua” a diventare scienziati, giorno dopo giorno, sentendo le responsabilità verso la propria attività di ricerca, le persone, le speranze, i fondi che ti vengono affidati per progredire. Si impara l’audacia di dubitare (anche delle proprie idee) e la temerarietà di dissentire. “Se non facciamo buona scienza probabilmente non stiamo praticando una buona democrazia” scriveva Dennis Overbye, fisico ed editorialista del “New York Times”». Elena Cattaneo (in collaborazione con José de Falco e Andrea Grignolio), Ogni giorno. Tra scienza e politica, Mondadori 2016
Nel Collegio fondato da una matematica e imprenditrice, Sandra Bruni Mattei, lunedì 14 novembre, alle ore 21, sarà aperto al pubblico un altro incontro con una figura femminile impegnata “dentro e fuori il laboratorio”: dopo Rita Levi-Montalcini, Ilaria Capua, Simonetta Di Pippo, Maria Grazia Roncarolo, Fabiola Gianotti, ora è la volta di Elena Cattaneo, nota per i suoi studi sulla Corea di Huntington (una malattia neurologica causata da un gene mutato), oltre che, tra l’altro, per le sua strenua lotta a favore del metodo scientifico nella discussione sul caso Stamina, condotta anche con l’organizzazione, in un Parlamento composto per lo più da umanisti, di seminari di sensibilizzazione sulla cultura scientifica. Della ricerca come bene comune, la studiosa, già ospite d’onore per l’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università di Pavia nel 2013, verrà a parlare con chi sei anni prima era stata a invitata a tenere la prolusione dell’inaugurazione dell’anno accademico del nostro Ateneo: la genetista Orsetta Zuffardi (Dipartimento di Medicina Molecolare), qualificatasi, insieme alle colleghe pavesi Silvia Priori e Annalisa Pastore, tra le “top Italian scientists” in ambito biomedico.
PER I 60 ANNI DI ATTIVITÀ DELLA CORTE COSTITUZIONALE: UNA LETTURA AL FEMMINILE.
«È un peccato che il ruolo della Corte non venga percepito nella sua importanza. La Corte è un organo che protegge i diritti garantiti in Costituzione e vigila perché la maggioranza non operi arbitrariamente. È un limite al potere della stessa maggioranza». Daria de Pretis, intervistata da “Trentino Mese”, 15 dicembre 2015). Prima Rettrice nella storia dell’Università di Trento, quando entra nell’ufficio del suo predecessore, Daria de Pretis trova appesi due ritratti. Uno è la foto di Bruno Kessler, che quella Università l’aveva pensata agli inizi degli anni Sessanta fondando, da Presidente della Provincia autonoma di Trento, l’Istituto trentino di cultura. L’altra è l’immagine del Presidente Giorgio Napolitano, che poco più di un anno dopo l’avrebbe chiamata al telefono. Una telefonata che amplia lo scenario della sua vita, da Trento a Roma. Daria de Pretis viene nominata, il 18 ottobre 2014, giudice della Corte Costituzionale, insieme a Nicolò Zanon, subentrando a Sabino Cassese e Giuseppe Tesauro. Al Collegio Nuovo, che in passato ha ospitato incontri aperti al pubblico con lo stesso Sabino Cassese e la prima donna giudice costituzionale, Fernanda Contri, Daria de Pretis verrà il 10 novembre (ore 21), per parlare, a 60 anni dalla sua prima sentenza, della Corte costituzionale, con particolare riguardo ai temi di genere e alla sua esperienza. Con lei, Silvia Illari, docente di Istituzioni di Diritto Pubblico, membro del Centro Studi di Genere nonché Presidente del Corso di laurea interdipartimentale CIM dell’Università di Pavia.
VOCI E IMMAGINI DI DONNE DALL'ISLAM
«“L’Iran continua a essere assai mal interpretato in Occidente, oscilliamo dallo stereotipo di un mondo medievale e oscurantista popolato da donne avviluppate in neri ciador, da religiosi fanatici e da folle ostili al nostro mondo “civile”, per balzare magari nel suo opposto: allora immaginiamo una gioventù disimpegnata e dedita a frequentare feste a base di droghe e alcol, speranzosa solo di fuggire nei paradisi americani o europei. L’Iran è un paese complesso, dove coesistono molte verità e situazione differenti”. Anna Vanzan, intervistata da Francesca Forte, “Altre Modernità”, 2009). Le sue monografie rispecchiano la sua attenzione per il mondo femminile islamico, sia come è percepito (come suggerisce La storia velata. Donne dell’slam nell’immaginario italiano, premio internazionale Feudo di Maida, sezione studi Mediterranei, 2006) sia come si rappresenta e agisce (Donne di Allah. Viaggio nei femminismi islamici, Mondadori, 2010). Un appuntamento prezioso quello con Anna Vanzan, che ben si affianca al corso “Storia della Turchia e del Vicino Oriente” tenuto da Francesco Mazzucotelli, che condurrà l’incontro: un’occasione per andare al di là degli stereotipi orientalisti e per conoscere i possibili sviluppi che coinvolgeranno in futuro il mondo islamico.
TRA LETTERATURA E STORIA
Quando era studente di Lettere Moderne, tra i temi che ha scelto di approfondire c’è stato quello dell’immagine della polizia nelle memorie degli antifascisti. Nel 1990, a trent’anni, esordisce da Sellerio con Carta bianca, giallo ambientato nel periodo della Repubblica di Salò: primo di una serie con protagonista il commissario De Luca, proposta poi in versione televisiva. Molti lo ricordano come l’autore di Almost Blue, da cui è stato tratto un film di Alex Infascelli. Molti altri lo conoscono come autore e conduttore di “Blu Notte – Misteri d’Italia”, ricostruzione in forma narrativa e documentaristica di delitti irrisolti e di vicende come quelle della giornalista Ilaria Alpi e dell’operatore Miran Hrovatin, uccisi a Mogadiscio nel 1994.
Sarà Carlo Lucarelli il prossimo ospite in un incontro condotto da due docenti dell’Università di Pavia, lo storico Massimo Zaccaria e la filologa Carla Riccardi.