“Lo sventurato era stato ucciso per ordine Suo” - Cento anni dopo l’assassinio di Giacomo Matteotti
«Io prego Lei Eccellenza di dispensarmi dalla pena atroce di comparire [al processo-farsa per l’omicidio del marito, N.d.R.]; mi parrebbe, accedendo all’invito, di offendere la memoria stessa di Giacomo Matteotti per il quale la vita era cosa terribilmente seria; quella memoria nella quale e per la quale, e solo per educare i figli all’esempio e alla fierezza paterna, vivo ancora appartata e straziata». (Velia Matteotti)
Lunedì 27 maggio 2024 (ore 21) il Collegio Nuovo offre grazie al Professor Stefano Caretti, curatore delle Opere complete di Giacomo Matteotti, una occasione per far conoscere – o rinnovarne la memoria – la figura del parlamentare socialista Giacomo Matteotti: la sua formazione e la sua intensa attività politica, anche in ambito europeo tra Oxford, Parigi, Berlino e Vienna, sino alla sua influenza che si incarna in una “idea che non muore”.
Quest’anno ricorre il centenario del suo sequestro e atroce assassinio (10 giugno 2024) “per ordine Suo”, come si legge, con una maiuscola allusiva a Benito Mussolini, nel memorandum del capo dei sequestratori, Amerigo Dumini.
Una tesi che il prof. Caretti, nel suo volume scritto con l’editorialista del “Corriere della Sera” Marzio Breda (Il nemico di Mussolini. Giacomo Matteotti, storia di un eroe dimenticato, Solferino, 2024), avvalora imputando l’ordine dell’assassinio a ragioni soprattutto politiche.
Nel corso dell’incontro verrà proiettato un breve estratto del docufilm Giacomo Matteotti, l’idea che non muore nato da un ampio lavoro di consulenza storico-scientifica del prof. Caretti.
Un ulteriore segno per contrastare i ripetuti tentativi di amnesia storica – quando non di aperto sfregio alla memoria – di una figura che, nella sua ostilità a ogni forma di totalitarismo – di destra e di sinistra – si trovò a subire amnesie e scomuniche anche nelle file socialiste e comuniste.
L’incontro si tiene in presenza (Aula Magna del Collegio Nuovo, v. Abbiategrasso 404, Pavia) e in remoto. È obbligatoria la registrazione entro il 26 maggio per la partecipazione in presenza; entro il 27 maggio, ore 18.30 per chi desidera collegarsi da remoto. L’evento è trasmesso anche in diretta Facebook su @collegionuovopavia.
L’iniziativa rientra, su conferma eventuale del singolo Collegio interessato membro della CCUM, nelle attività formative riconosciute. L’incontro è accreditato per gli allievi IUSS nell’ambito delle attività Extra-Classe dei Corsi ordinari.
Oltre l'umano: intelligenza artificiale, nuove frontiere della scienza e trasformazioni sociali
Giovedì 16 maggio 2024, ore 21.00
AI e nuovi paradigmi della biologia
Introduzione:
Virginio Cantoni, Professore Emerito Università di Pavia, membro del Comitato nazionale di coordinamento per l’Intelligenza artificiale
Relatori:
Francesco Lescai, Dipartimento di Biologia e Biotecnologie “L. Spallanzani”, Università di Pavia
Luca Pavarino, Dipartimento di Matematica, Università di Pavia
Mercoledì 22 maggio 2024 ore 21.00
AI e prevenzione epidemiologica
Relatori:
Stefano Merler, Direttore del Centro Health Emergencies, Fondazione Bruno Kessler, Trento
Federico Forneris, Prorettore alla Ricerca, Università di Pavia e Presidente della Fondazione INF-ACT
Gli incontri si tengono in presenza (Aula Magna del Collegio Nuovo, v. Abbiategrasso 404, Pavia) e in remoto. La scadenza delle iscrizioni, per la partecipazione in presenza, è il giorno precedente a ognuno dei due appuntamenti (rispettivamente 15 e 21 maggio); per la partecipazione in remoto, il giorno stesso dell’appuntamento, entro le ore 18.30. L’evento è trasmesso anche in diretta Facebook su @collegionuovopavia.
L’iniziativa rientra, su conferma eventuale del singolo Collegio interessato membro della CCUM, nelle attività formative riconosciute. L’incontro è accreditato per gli allievi IUSS nell’ambito delle attività Extra-Classe dei Corsi ordinari.
La guerra 'non' rimossa. Raccontare i conflitti
«Fu anche attraverso le emozioni di quel periodo che compresi qualcosa che per tanti anni era rimasto sepolto o sospeso dentro di me. Ovvero che il lavoro dell’inviato di guerra aveva in qualche modo placato, sedato le ansie di quel me bambino che, al cimitero di Musocco, scoprì con orrore la morte e la sua spaventosa insensatezza. La verità è che il mio lavoro non dà solo un senso alla mia vita: dà, darebbe, un senso alla mia possibile morte, ne riduce la paura»
(L. Cremonesi, Guerra infinita. Quarant’anni di conflitti dal Medio Oriente all’Ucraina Solferino, 2022
Torna al Collegio Nuovo mercoledì 8 maggio 2024 (ore 21), il giornalista del “Corriere della Sera” Lorenzo Cremonesi, stavolta con un volume in cui ha raccolto le sue esperienze di inviato in zone di conflitti, dall’Iraq di Saddam Hussein alla Libia di Gheddafi, dall’Afghanistan dei Talebani alla Siria di Bashar al-Assad, dalle tormentate terre di Israele e Palestina sino all’Ucraina, non solo quella di questi giorni.
In occasione della sua prima venuta al Nuovo, con il caporedattore del “Corriere” Sandro Rizzi, Cremonesi si era concentrato anche sulle esperienze di altri inviati storici – in parte ricordate nel volume da cui si prende spunto in questa occasione (Guerra infinita. Quarant’anni di conflitti dal Medio Oriente all’Ucraina Solferino, 2022): a condurre la conversazione sarà Marco Missaglia, Direttore del Master in Cooperation & Development dell’Università di Pavia, dove è Docente di Economia internazionale.
L’incontro si tiene in presenza (Aula Magna del Collegio Nuovo, v. Abbiategrasso 404, Pavia) e in remoto. È obbligatoria la registrazione entro il 7 maggio per la partecipazione in presenza; entro l’8 maggio, ore 18.30 per chi desidera collegarsi da remoto. L’evento è trasmesso anche in diretta Facebook su @collegionuovopavia.
L’iniziativa rientra, su conferma eventuale del singolo Collegio interessato membro della CCUM, nelle attività formative riconosciute. L’incontro è accreditato per gli allievi IUSS nell’ambito delle attività Extra-Classe dei Corsi ordinari.
La sfida narrativa della reputazione
«Penso ai mezzi nuovi con cui questo patrimonio decrepito che chiamiamo reputazione, onore, immagine, può essere distrutto oggi. Penso a immagini manipolate, o semplicemente diffuse oltre il contesto per cui sono state scattate, filmate. Penso a condivisioni indebite di notizie: pettegolezzi, calunnie, storie vere e storie false. Al potere delle illazioni, alle accuse che hanno due pesi e due misure. Alla fama, che Virgilio nell’Eneide associa alla calunnia, e fa volare sopra le città addormentate come un insonne uccellaccio con troppi occhi e troppe lingue: così in un battibaleno si diffonde la notizia che la regina ha ceduto all’amore.»
(da I. Gaspari Si può sfuggire alla propria reputazione? IlLibraio.it 7 aprile 2024)
Venerdì 3 maggio 2024 (ore 18.30), nella sala conferenze del Collegio Nuovo incontriamo per un evento aperto al pubblico la scrittrice Ilaria Gaspari che tiene anche corsi di scrittura a Torino e Roma: il suo intervento si colloca al termine della lezione del “Laboratorio di Storytelling multimediale”, tenuto dal giornalista del “Corriere della Sera” Luca Mastrantonio nell’ambito del progetto condiviso dal Nuovo con l’Ateneo pavese “Università nei Collegi”.
L’incontro si tiene solo in presenza (Aula Magna del Collegio Nuovo, v. Abbiategrasso 404, Pavia), con registrazione entro il 2 maggio.
L’iniziativa rientra, su conferma eventuale del singolo Collegio interessato membro della CCUM, nelle attività formative riconosciute.
Cancel culture. Il caso dei classici
«L’idea alla base della cancel culture è […] la puerile pretesa di rimuovere tutto ciò che non si conforma, in ogni suo aspetto e manifestazione, ai valori e ai modelli del presente, pagando il pedaggio a una dittatura dell’oggi assunto a letto di Procuste sul quale misurare – e se del caso, cioè quasi sempre, amputare – tutta la cultura del passato»
(M. Lentano, Classici alla gogna. I Romani, il razzismo e la cancel culture Salerno 2022)
Si terrà lunedì 22 aprile 2024 (ore 21) la terza edizione della Lecture intitolata al Prof. Emilio Gabba, con cui il Collegio Nuovo continua a onorare la figura dell’illustre Professore di Storia Romana, Accademico dei Lincei – autorevole Consigliere del Collegio sin dal 1981.
Per oltre vent’anni il Professore ha offerto alle studentesse del Nuovo, oltre che al pubblico dei suoi estimatori (non solo letterati e storici), lezioni in cui teneva a legare i temi del passato alla contemporaneità, offrendo nuove prospettive sul mondo classico.
In questa edizione della Lecture si passa a un tema che mette fortemente in discussione la stessa cultura classica, al punto di arrivare a metterla all’indice: la cancel culture.
Ce ne parlerà il prof. Mario Lentano, latinista, membro del Centro di Antropologia e mondo antico dell’Università di Siena fondato e diretto da Maurizio Bettini, relatore della passata edizione della Lecture. Lo farà a partire dal suo eloquente saggio-pamphlet Classici alla gogna. I Romani, il razzismo e la cancel culture (Salerno 2022), dichiaratamente un’opera di militanza come si intende sin dalla stessa prefazione dell’autore che così giustifica la collocazione della sua opera nella collana Aculei diretta da Alessandro Barbero.
A conversare con Mario Lentano, l’autore di un libro altrettanto eloquente nel titolo (La cancel culture nel discorso geopolitico contemporaneo, Edicusano 2023), con uno sguardo attento che abbraccia il tempo – dagli Egizi a Black Lives Matter – e lo spazio – dalle tormentate regioni ancora in conflitto sino allo spazio digitale dove si consumano guerre culturali: Guido Bosticco, giornalista e studioso del linguaggio e del suo rapporto con il potere. Oltre a collaborare con l’Università di Pavia, Guido Bosticco è membro del Comitato Etico della Fondazione Umberto Veronesi e co-direttore della Vittorio Dan Segre Foundation, una istituzione che ha come obiettivo la promozione della cultura della convivenza tra identità diverse.
L’incontro si tiene in presenza (Aula Magna del Collegio Nuovo, v. Abbiategrasso 404, Pavia) e in remoto. È obbligatoria la registrazione entro il 21 aprile per la partecipazione in presenza; entro il 22 aprile, ore 18.30 per chi desidera collegarsi da remoto. L’evento è trasmesso anche in diretta Facebook su @collegionuovopavia.
L’iniziativa rientra, su conferma eventuale del singolo Collegio interessato membro della CCUM, nelle attività formative riconosciute. L’incontro è accreditato per gli allievi IUSS nell’ambito delle attività Extra-Classe dei Corsi ordinari.
Conquistarsi il diritto di scrivere
«“Ma lo sai cosa vuol dire scrivere?” […] “No, e allora te lo dico io. Significa tornare lì, al punto esatto del dolore, al punto esatto dei denti che ti lacerano, in quel dolore che diventa eterno perché, per raccontarlo, deve eternarsi in ogni attimo su cui ti soffermi, in ogni parola che scegli, perché le parole sono spesso sbagliate, non rendono, non sono abbastanza evocative, e tu stai lì, nel dolore, per raccontare il dolore, per dirlo con una parola che non è mai quella giusta, si avvicina, ma non è quella giusta”»
(T. Ranno, Avevo un fuoco dentro. Storia di un dolore che non si può dire Mondadori 2024)
Martedì 16 aprile 2024, alle 21, arriva per la prima volta al Collegio Nuovo la scrittrice Tea Ranno, con un romanzo – memoir che parte da una esperienza personale per arrivare a sensibilizzare su un tema di salute femminile molto sottovalutato. Si tratta di un racconto – importante – che porta alla luce il dolore indicibile di una malattia cronica, subdola e diagnosticata con difficoltà, l’endometriosi.
C’è non poco altro che si intreccia con questo dolore che in Avevo un fuoco dentro Tea Ranno ha provato a “dire”, far uscire dalle pagine appena pubblicate da Mondadori.
I lettori troveranno anche una interessante narrazione della nascita di una scrittrice che, con determinazione e tanto lavoro, ha saputo conquistarsi un suo pubblico di affezionati.
A condurre l’incontro Anna Modena, già docente di Letteratura contemporanea (Università di Pavia).
L’incontro si tiene in presenza (Aula Magna del Collegio Nuovo, v. Abbiategrasso 404, Pavia) e in remoto. È obbligatoria la registrazione entro il 15 aprile per la partecipazione in presenza; entro il 16 aprile, ore 18.30 per chi desidera collegarsi da remoto. L’evento è trasmesso anche in diretta Facebook su @collegionuovopavia.
L’iniziativa rientra, su conferma eventuale del singolo Collegio interessato membro della CCUM, nelle attività formative riconosciute. L’incontro è accreditato per gli allievi IUSS nell’ambito delle attività Extra-Classe dei Corsi ordinari.
La donna della bomba atomica
«Ero la migliore, sapevo di esserlo e sapevo di doverlo dimostrare ogni minuto. […] Lavorare in un posto del genere voleva dire essere messa su un asse orizzontale di gerarchia, c’era la possibilità di emergere grazie al proprio talento. Il massimo a cui io potessi aspirare, in quanto donna. Comunque, c’era sempre qualcuno che me lo ricordava, il fatto di essere donna. […] In realtà ero la migliore delle donne e degli uomini possibili, in quel momento.»
(da G. Greison La donna della bomba atomica. Storia dimenticata di Leona Woods, la fisica che lavorò con Oppenheimer, Mondadori 2024)
Martedì 19 marzo 2024, alle 21, al Collegio Nuovo – Fondazione Sandra e Enea Mattei di Pavia, va in scena la Fisica, con una storia non più dimenticata grazie alla scrittrice, attrice, divulgatrice scientifica, di formazione fisica nucleare, Gabriella Greison.
Si tratta di uno spettacolo tratto dal suo ultimo libro La donna della bomba atomica. Storia dimenticata di Leona Woods, la fisica che lavorò con Oppenheimer (Mondadori 2024): si proporrà una versione ridotta rispetto a quella al momento in tournée, per consentire anche un breve spazio a un dialogo con il pubblico in sala.
Gabriella Greison stessa, infatti, costituisce una storia da raccontare, quella che la ha portata alla definizione “rockstar della fisica”, per la sua intensa opera di divulgazione su diversi media, dalla televisione alla radio, da podcast a libri (ricordiamo solo, per rimanere in un tema che le sta a cuore, Sei donne che hanno cambiato il mondo Boringhieri, 2017).
Visitate: https://greisonanatomy.com/
L’incontro si tiene solo in presenza (Aula Magna del Collegio Nuovo, v. Abbiategrasso 404, Pavia). È obbligatoria la registrazione entro il 14 marzo; il 15 marzo saranno inviate le mail per la eventuale conferma del posto.
L’iniziativa rientra, su conferma eventuale del singolo Collegio interessato membro della CCUM, nelle attività formative riconosciute. L’incontro è accreditato per gli allievi IUSS nell’ambito delle attività Extra-Classe dei Corsi ordinari.
Cinema e moda. Vestire il grande schermo
«Di libri che trattano di cinema e moda ne conosciamo molti. Ma il vostro spicca per originalità. Come è nata l’idea?
“Ho sempre adorato questo sottogenere, da quando ho visto ‘Funny Face’ (‘Cenerentola a Parigi’). Ho coltivato questa magnifica ossessione per molti anni, e in America si è cementata ancora di più, grazie anche a molte mostre che ho visto, come quella sul grandioso costumista Adrian del Metropolitan Museum del 2002. Ho scritto molti articoli su Tony Duquette, un visionario incredibile. Unendo sempre più tutte queste passioni, sono voluta andare più a fondo, in questa ossessione. L’incontro, due anni fa, con Sara Martin è stato magico: riconoscere le nostre comuni ossessioni è stata la scintilla per fa nascere questo libro.»
(intervista a Grazia d’Annunzio di Federico Rocca, per “Vanity Fair”, 23 novembre 2023)».
Torna al Collegio Nuovo la giornalista di moda, prima direttrice di “Glamour” e già vice direttore di “Vogue Italia”, Grazia d’Annunzio, oggi docente alla Statale di Milano: con lei, per la prima volta al Nuovo, Sara Martin, professoressa associata all’Università di Parma, studiosa dei rapporti tra il cinema e le altre arti, in particolare attenta agli aspetti di costume e scenografia.
L’occasione nasce dal loro volume Ciak, si sfila – I défilé di moda in trenta film (Postmedia Books 2023) con cui si celebra la felice e lunga liaison tra la moda e il cinema, attraverso la lente di un “sottogenere”, quella delle sfilate riprese sul grande schermo.
A partire da “La regina della moda” (titolo originale: “The dressmaker from Paris”), film muto del 1925 che segna il debutto di Travis Banton, uno dei costumisti più importanti di Hollywood (legato a star come Marlène Dietrich), si arriva ai più recenti e iconici “Il diavolo veste Prada” -indimenticabile Meryl Streep nelle vesti di Anna Wintour, mitica direttrice di “Vogue” – e “La signora Harris va a Parigi” (ricostruzione dell’atelier di Christian Dior), passando pure per film di Michelangelo Antonioni e Federico Fellini.
A condurre l’incontro Lorenzo Donghi, docente di “Storia e linguaggio del Cinema” all’Università di Pavia, dove tiene anche l’insegnamento di “Cinema espanso”, con l’obiettivo di approfondire le modalità artistiche di impiego delle immagini in movimento in contesti non strettamente cinematografici (oltre a musei, archivi, concerti, pure sfilate di moda, e in genere spazi domestici e pubblici).
In presenza e on line, accreditato per la comunità collegiale del Nuovo, per i collegiali della CCUM e accreditato per gli allievi IUSS nell’ambito delle attività Extra-Classe dei Corsi ordinari.
Israele e Palestina: niente più come prima
«È troppo semplice descrivere Hamas come una “organizzazione terroristica”. È un movimento nazionalista religioso che ricorre al terrorismo – così come il movimento sionista fece durante la lotta per la creazione dello stato – nella convinzione sbagliata che quello sia l’unico modo per far terminare una occupazione repressiva e che avrebbe restituito uno stato palestinese».(Henry Siegman, già Presidente dell’American Jewish Congress, in “London Review of Books”, vol. 31, n. 2, 29 gennaio 2009, cit. in P. Caridi, Hamas. Dalla resistenza al regime, Feltrinelli 2023)
Lunedì 22 gennaio 2024, alle 21, con Paola Caridi, giornalista e studiosa del mondo arabo, si partirà dalla cronaca per tracciare la storia di Hamas (letteralmente “Movimento islamico di resistenza”), tra i principali attori degli ultimi quarant’anni di storia mediorientale; una storia fatta di combattimenti e di tregue, che vede contrapposti Israele e mondo arabo, ma anche fazioni in lotta tra di loro. Il conflitto coinvolge inoltre un gran numero di attori internazionali: Egitto, Siria, Libano, Giordania ma anche Turchia, Iran, Arabia Saudita e Qatar e naturalmente Stati Uniti, Europa e Russia. Anche all’interno di regioni “omogenee”, inoltre, si registrano posizioni diverse: se l’Unione Europea ha classificato Hamas come “organizzazione terroristica”, altri, come la Norvegia, distinguono tra l’ala militare e quella politica del movimento.
A condurre l’incontro sarà Francesco Mazzucotelli, neo coordinatore di “Molte Fedi (sotto lo stesso cielo)”, una rassegna culturale promossa da oltre tre lustri dalle Acli di Bergamo. All’Università di Pavia è docente di “Storia della Turchia e del Vicino Oriente”, insegnamento promosso dal Collegio Nuovo.
In presenza e on line, accreditato per la comunità collegiale del Nuovo, per i collegiali della CCUM e accreditato per gli allievi IUSS nell’ambito delle attività Extra-Classe dei Corsi ordinari.
Raccontare l'arte, la cultura, la storia
«Tutto è interessante se approfondisci l’argomento. La superficie è noia».
(Didi Gnocchi, intervistata per “ExibArt” da Cesare Biasini Selvaggi, 14 marzo 2022)
Mercoledì 6 dicembre, alle 21, il Collegio che ha accolto in passato personalità come Liliana Cavani e Gae Aulenti, ospita in un incontro pubblico chi le ha anche raccontate: Didi Gnocchi.
Appassionata di storia, nata come giornalista (per “La Provincia pavese”), poi, per la televisione, inviata Mediaset a raccontare, fra l’altro, in Germania la caduta del Muro e il neonazismo e, in Unione Sovietica, la fine del comunismo e il dopo Chernobyl, Didi Gnocchi diventa imprenditrice e regista. Da oltre vent’anni Didi Gnocchi è CEO di 3D Produzioni, società da lei fondata, specializzata in documentari e format per raccontare l’arte, la storia e la cultura.
In presenza e on line, accreditato per la comunità collegiale del Nuovo, per i collegiali della CCUM e accreditato per gli allievi IUSS nell’ambito delle attività Extra-Classe dei Corsi ordinari.