Coronavirus
In relazione alla notizia uscita anche sulla stampa in merito alla propria ex alunna Annalisa Malara, che per prima ha identificato il paziente 1 affetto da Coronavirus, il Collegio Nuovo, in accordo con l’interessata, comunica di rispettare la sua intenzione di non rilasciare interviste e ulteriori commenti al riguardo. Comunicato stampa in allegato.
Avviso sospensione attività didattiche e formative
Si informa che il Collegio Nuovo, in via precauzionale, vista l’ordinanza di annullamento delle manifestazioni pubbliche e della sospensione delle attività universitarie, ha deciso di annullare tutte le proprie attività didattiche e formative nella settimana dal 23 febbraio al 1 marzo 2020.
Il Collegio rimane comunque aperto e garantirà i servizi per le Alunne e gli Alunni, salvo successive disposizioni delle autorità sanitarie.
La Rettrice, Paola Bernardi
Pavia, 23 febbraio 2020
Nuovità n. 30
Vetrina: Trent’anni di Nuovità | Il Nuovo all’Istituto Pasteur – Parigi | Il Collegio tra aziende e associazioni Attività culturali, accademiche e formative: Protagonisti della cultura e delle professioni | Dall’album degli ospiti | Insegnamenti accreditati dall’Università di Pavia | Formazione riservata ad alunne e laureate/i | Riunioni, convegni e corsi | Orientarsi | Echi di stampa Partnership istituzionali: L’Università di Pavia | IUSS – Scuola Superiore Universitaria Pavia | Partner internazionali: dall’Europa al Giappone | La Conferenza dei Collegi Universitari di Merito e la rete europea EucA Una vita da Collegio: Un anno al Collegio Nuovo: appuntamenti da non perdere | Un sogno per caso o per fortuna: primo anno in Nuovo | Gli incontri culturali visti da noi Le Nuovine raccontano: avventure all’estero – esperienze di lavoro | L’Associazione Alumnae del Collegio Nuovo
14 dicembre, Aula del 400, UniPV: TEDxLungoTicinoSforzaWomen - United in DiverCity
Il Collegio Nuovo è tra i partner di TEDxLungoTicinoSforzaWomen – United in DiverCity (14 dicembre, Aula del 400 Università di Pavia). Lanciato, tra gli altri, dall’Alumna Ing. Paola Delli Santi, l’evento intende promuovere una cultura dell’inclusione, della parità dei diritti e del rispetto delle differenze. Interverranno l’attrice Annagaia Marchioro (La TV delle Ragazze), la criminologa Roberta Bruzzone, l’amministratrice delegata della società immobiliare CIMI SpA.ed ex General Manager di PRADA Chiara Tosato (Alumna del Collegio), la teologa Sophie Langeneck, l’attivista LGBT Monica Romano, il docente di leadership e comunicazione presso il MIP Politecnico di Milano Doriano Marangon, l’esperta di comunicazione e linguaggio e CEO di Diversity & Inclusion Speaking Alexa Pantanella. Programma: Sophie Langeneck – Una donna prete? Essere una nota dissonante in un accordo non è necessariamente negativo ; Chiara Tosato – Donna, mamma, manager. Una sfida che si può vincere; Monica J. Romano – Perché sono femminista. Un percorso umano, politico e culturale; Doriano Marangon – Negli occhi di Eva. Esiste una leadership al femminile?; Alexa Pantanella – Parlare la lingua dell’inclusione. Come il linguaggio usato in modo consapevole può essere uno strumento di inclusione; Annagaia Marchioro – Un amore a colori. L’omosessualità secondo me; Roberta Bruzzone – Riconoscere i manipolatori affettivi di matrice narcisistica. Riconoscere i segnali di pericolo e di dubbio | https://www.tedxlungoticinosforzawomen.com/
DALLO ZINCO AL LITIO: STORIA AVVENTUROSA DELLA PILA DA VOLTA AL NOBEL PER LA CHIMICA 2019
«L’invenzione della pila di Volta (1799-1800) segna simbolicamente il passaggio dalla Filosofia Naturale dell’Illuminismo alla scienza applicata e alla rivoluzione tecnologica del XIX secolo. […] La scarsa efficienza postale nell’Europa in guerra e poi il comportamento poco corretto del Presidente della Royal Society fecero sì che la notizia dell’invenzione della pila e le semplici istruzioni per la sua costruzione si diffondessero nel Regno Unito, e poi in Europa, attraverso la stampa quotidiana, ben prima che l’articolo di Volta fosse pubblicato. Volta apprese del successo clamoroso della pila da un quotidiano francese che giunse a Como a metà agosto del 1800. Ma non si adirò dell’appropriazione della sua invenzione, anzi ne fu contento perché questo gli procurò una fama e un prestigio che travalicarono l’ambito puramente scientifico». (L. Fabbrizzi, in riferimento al suo articolo: “Strange Case of Signor Volta and Mister Nicholson: How Electrochemistry Developed as a Consequence of an Editorial Misconduct”, “Angewandte Chemie”- International Edition; 2019, 58, 5810-5822; Wiley-VCH Verlag Gmbh &co, KGaA, Weinheim)
A BEIRUT, SCELTI PER UNA MISSIONE DI PACE
«Lo sapevo, orca miseria! Lo sapevo! Mando giù paura e saliva. Ma anche l’orgoglio di far parte dei migliori corpi scelti italiani. In questo momento, però, più di tutto è la paura. Comunque sono pronto, so che siamo tutti pronti». (Franco Bettolini, con Marina Crescenti – Prefazione del Generale Franco Angioni – Postazione 23, I miei 100 giorni a Beirut, Edizioni Ares 2019)
Non vuole essere un ambasciatore della pace nel mondo, ma è convinto che la guerra abbia il potere solo di seminare altra guerra, non ultima quella, se sopravvissuti, per attenuare l’incubo di averla vissuta. Franco Bettolini attraversa anche questa battaglia, con l’arma di un libro scritto con l’aiuto di Marina Crescenti 36 anni dopo i suoi 100 giorni da Bersagliere a Beirut, nel pieno della guerra civile libanese. Ancora insieme a lei (scrittrice da lui scelta), Bettolini ne parlerà al Nuovo (martedì 29 ottobre, alle 21), in un incontro introdotto, per il contesto storico e geopolitico, da Francesco Mazzucotelli, docente di Storia della Turchia e del Vicino Oriente, insegnamento promosso dal Collegio Nuovo e accreditato dall’Università di Pavia.
Il volume ha la prefazione del Generale Franco Angioni che interverrà in chiusura dell’incontro.
FARE RICERCA CON PASSIONE E FIDUCIA Cellule staminali per la riparazione cerebrale: illusione o realtà?
«Se penso al mio rapporto con la ricerca, lo associo subito alla parola “passione”. Fare questo lavoro è un privilegio e una grande occasione di operare per il bene dell’intera società civile. La ricerca permette di fare importanti esperienze umane, di incontrare colleghi di ogni paese e nazionalità, tutti mossi da uno spirito comune. Si impara a lavorare insieme, uniti dalla voglia di spingere sempre un po’ più in là il confine dell’ignoto e forse anche un po’ animati dall’ambizione di riuscire a cambiare la storia delle malattie e migliorare la qualità di vita per i pazienti». (M.P. Abbracchio, in occasione del conferimento del Premio Tecnovisionarie 2017)
CONCORSO A. A. 2019-20
Il Collegio Nuovo – Fondazione Sandra e Enea Mattei di Pavia, uno dei 14 Collegi Universitari italiani di Merito accreditati dal MIUR, fondato dall’imprenditrice Sandra Bruni Mattei, mette a concorso per l’A.A. 2019-20 21 posti (3 gratuiti, tutti gli altri con agevolazione economica) per future matricole o studentesse di anni successivi in Corsi di laurea triennale o magistrale a ciclo unico dell’Università di Pavia. Di questi 21 posti, 8 sono riservati in prima istanza a studentesse che si iscrivono o già iscritte a Corsi di laurea magistrale a ciclo unico della Facoltà di Medicina e Chirurgia.
Altri 2 posti, sempre con facilitazioni economiche, sono riservati a studentesse che stanno per iniziare il biennio di un Corso di laurea magistrale. Il Consiglio di Amministrazione si riserva inoltre di accogliere studentesse che abbiano superato con particolare merito i test di accesso a corsi di laurea ad accesso programmato nell’Università di Pavia (in tempo successivo ai termini previsti per il concorso al Collegio).
La domanda di iscrizione al concorso sarà disponibile on-line sulla pagina Ammissione dal 10 luglio al 2 settembre 2019, ore 14. Requisito per l’ammissione per le matricole è la votazione minima di 80/100 all’Esame di Stato; per studentesse di anni successivi la media degli esami e il numero dei CFU conseguiti come specificato nel bando. Le prove consistono in colloqui differenziati a seconda del Corso di laurea prescelto.
DONNE TRA ORIENTE E OCCIDENTE
È stata tra le prime in Italia a raccontare la storia dell’adolescente pachistana Malala Yousafzai, Premio Nobel per la Pace (2014), simbolo della lotta per il diritto all’istruzione. Di giovani e ai più giovani parla anche in Guerrieri di sogni, ritratti di piccoli eroi, in ogni parte del mondo (Italia compresa), dedicati alla sua figlia appena nata: è Viviana Mazza, giornalista della Redazione Esteri del “Corriere della Sera”, la protagonista dell’incontro conclusivo della stagione culturale del Collegio Nuovo aperta al pubblico. Mercoledì, 29 maggio (dalle ore 21), dialogherà con Francesco Mazzucotelli, docente dell’insegnamento “Storia della Turchia e del Vicino Oriente” promosso dal Collegio e accreditato dall’Università di Pavia.
Lo spunto è il recente Le ragazze di via Rivoluzione (Solferino 2019): Viviana Mazza qui raccoglie, insieme alla sua, le voci di donne dalla Siria all’Iran, dall’Arabia Saudita all’Egitto, dall’Afghanistan al Pakistan, raccontando le rivoluzioni (e i cambiamenti negoziati nel tempo), le lotte non solo contro le discriminazioni di genere, ma per una società più giusta per tutti (non necessariamente secondo il “modello occidentale”), i timori e le ambivalenze che accompagnano pure non poche donne e il coraggio e la determinazione di non pochi uomini.
L'EUROPA PER I GIOVANI
“Ho vissuto questi cinque anni da parlamentare europea come il più grande onore e la più grande responsabilità pubblica della mia vita, nel tentativo di rendere concreta una definizione spesso usata in modo astratto: unità nella diversità. Ciò che ho vissuto in questi anni è stato proprio questo: ho avuto la fortuna di conoscere persone provenienti dai quattro angoli del nostro continente, con storie, competenze, vissuti completamente diversi e che mi hanno reso una persona, non so se migliore, ma certamente più capace di accettare e comprendere. Più competente e più curiosa, più motivata a non disperdere questo patrimonio immenso che è l’Unione Europea”. Alessia Mosca, 18 aprile 2019