PROVA LA VITA DA COLLEGE

Vivere in collegio mentre si frequenta l’Università è un’esperienza unica. Il Collegio Nuovo vi offre, gratuitamente, l’opportunità di provarla durante gli ultimi anni di scuola superiore. Scoprite qui come.


“LA SCIENZA NON HA CONFINI”: DALL’ITALIA A HARVARD, ANDATA E RITORNO

Paolo Fiorina (49 anni appena compiuti, sposato e padre di tre figli) è da poco tornato in Italia per realizzare il suo sogno. E con la convinzione di farcela: trovare la cura per il diabete tipo 1, che colpisce soprattutto i bambini. L’obiettivo è di riuscirci lavorando su due fronti: potenziare la diagnostica e ridurre il ricorso a strumenti invasivi. Lo farà presso il neocostituito “Centro di riferimento internazionale per il diabete mellito di tipo 1” che è stato chiamato a dirigere presso l’Ospedale Sacco di Milano, grazie alla generosità della Fondazione Romeo ed Enrica Invernizzi. Ora il prof. Fiorina, chiamato come Docente di Endocrinologia alla Statale di Milano, sta attirando un team internazionale di ricercatori e tecnici, sempre nella convinzione che «la ricerca non ha confini», come testimonia la sua stessa esperienza di scienziato: per una dozzina d’anni, infatti, è stato medico, ricercatore e docente alla prestigiosa Harvard Medical School di Boston, collaborando anche con l’Istituto San Raffaele di Milano.
Un’esperienza che racconterà al Collegio Nuovo (22 novembre, ore 21), in un incontro condotto dalla collega Flavia Magri Cavalloro, Docente di Endocrinologia presso l’Università di Pavia e Alumna del Collegio. Un’esperienza professionale che lo ha visto anche incontrare, negli anni, un’altra Alumna del Nuovo: Alessia Fornoni, Direttrice di un centro impegnato nella ricerca contro le malattie epatiche (Peggy and Harold Katz family Drug Discovery Center) presso la University of Miami, dove ha accolto, per stage estivi, quattro studentesse del Collegio. Perché la ricerca non ha davvero confini.


SERVIZIO, IMPEGNO E FATTI: LA RICERCA COME BENE COMUNE

«Dopo quasi trent’anni di ricerca, ho imparato che si “continua” a diventare scienziati, giorno dopo giorno, sentendo le responsabilità verso la propria attività di ricerca, le persone, le speranze, i fondi che ti vengono affidati per progredire. Si impara l’audacia di dubitare (anche delle proprie idee) e la temerarietà di dissentire. “Se non facciamo buona scienza probabilmente non stiamo praticando una buona democrazia” scriveva Dennis Overbye, fisico ed editorialista del “New York Times”». Elena Cattaneo (in collaborazione con José de Falco e Andrea Grignolio), Ogni giorno. Tra scienza e politica, Mondadori 2016
Nel Collegio fondato da una matematica e imprenditrice, Sandra Bruni Mattei, lunedì 14 novembre, alle ore 21, sarà aperto al pubblico un altro incontro con una figura femminile impegnata “dentro e fuori il laboratorio”: dopo Rita Levi-Montalcini, Ilaria Capua, Simonetta Di Pippo, Maria Grazia Roncarolo, Fabiola Gianotti, ora è la volta di Elena Cattaneo, nota per i suoi studi sulla Corea di Huntington (una malattia neurologica causata da un gene mutato), oltre che, tra l’altro, per le sua strenua lotta a favore del metodo scientifico nella discussione sul caso Stamina, condotta anche con l’organizzazione, in un Parlamento composto per lo più da umanisti, di seminari di sensibilizzazione sulla cultura scientifica. Della ricerca come bene comune, la studiosa, già ospite d’onore per l’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università di Pavia nel 2013, verrà a parlare con chi sei anni prima era stata a invitata a tenere la prolusione dell’inaugurazione dell’anno accademico del nostro Ateneo: la genetista Orsetta Zuffardi (Dipartimento di Medicina Molecolare), qualificatasi, insieme alle colleghe pavesi Silvia Priori e Annalisa Pastore, tra le “top Italian scientists” in ambito biomedico.


PER I 60 ANNI DI ATTIVITÀ DELLA CORTE COSTITUZIONALE: UNA LETTURA AL FEMMINILE.

«È un peccato che il ruolo della Corte non venga percepito nella sua importanza. La Corte è un organo che protegge i diritti garantiti in Costituzione e vigila perché la maggioranza non operi arbitrariamente. È un limite al potere della stessa maggioranza». Daria de Pretis, intervistata da “Trentino Mese”, 15 dicembre 2015).  Prima Rettrice nella storia dell’Università di Trento, quando entra nell’ufficio del suo predecessore, Daria de Pretis trova appesi due ritratti. Uno è la foto di Bruno Kessler, che quella Università l’aveva pensata agli inizi degli anni Sessanta fondando, da Presidente della Provincia autonoma di Trento, l’Istituto trentino di cultura. L’altra è l’immagine del Presidente Giorgio Napolitano, che poco più di un anno dopo l’avrebbe chiamata al telefono. Una telefonata che amplia lo scenario della sua vita, da Trento a Roma. Daria de Pretis viene nominata, il 18 ottobre 2014, giudice della Corte Costituzionale, insieme a Nicolò Zanon, subentrando a Sabino Cassese e Giuseppe Tesauro. Al Collegio Nuovo, che in passato ha ospitato incontri aperti al pubblico con lo stesso Sabino Cassese e la prima donna giudice costituzionale, Fernanda Contri, Daria de Pretis verrà il 10 novembre (ore 21), per parlare, a 60 anni dalla sua prima sentenza, della Corte costituzionale, con particolare riguardo ai temi di genere e alla sua esperienza. Con lei, Silvia Illari, docente di Istituzioni di Diritto Pubblico, membro del Centro Studi di Genere nonché Presidente del Corso di laurea interdipartimentale CIM dell’Università di Pavia.


VOCI E IMMAGINI DI DONNE DALL'ISLAM

«“L’Iran continua a essere assai mal interpretato in Occidente, oscilliamo dallo stereotipo di un mondo medievale e oscurantista popolato da donne avviluppate in neri ciador, da religiosi fanatici e da folle ostili al nostro mondo “civile”, per balzare magari nel suo opposto: allora immaginiamo una gioventù disimpegnata e dedita a frequentare feste a base di droghe e alcol, speranzosa solo di fuggire nei paradisi americani o europei. L’Iran è un paese complesso, dove coesistono molte verità e situazione differenti”. Anna Vanzan, intervistata da Francesca Forte, “Altre Modernità”, 2009).  Le sue monografie rispecchiano la sua attenzione per il mondo femminile islamico, sia come è percepito (come suggerisce La storia velata. Donne dell’slam nell’immaginario italiano, premio internazionale Feudo di Maida, sezione studi Mediterranei, 2006) sia come si rappresenta e agisce (Donne di Allah. Viaggio nei femminismi islamici, Mondadori, 2010). Un appuntamento prezioso quello con Anna Vanzan, che ben si affianca al corso “Storia della Turchia e del Vicino Oriente” tenuto da Francesco Mazzucotelli, che condurrà l’incontro: un’occasione per andare al di là degli stereotipi orientalisti e per conoscere i possibili sviluppi che coinvolgeranno in futuro il mondo islamico.


TRA LETTERATURA E STORIA

Quando era studente di Lettere Moderne, tra i temi che ha scelto di approfondire c’è stato quello dell’immagine della polizia nelle memorie degli antifascisti. Nel 1990, a trent’anni, esordisce da Sellerio con Carta bianca, giallo ambientato nel periodo della Repubblica di Salò: primo di una serie con protagonista il commissario De Luca, proposta poi in versione televisiva. Molti lo ricordano come l’autore di Almost Blue, da cui è stato tratto un film di Alex Infascelli. Molti altri lo conoscono come autore e conduttore di “Blu Notte – Misteri d’Italia”, ricostruzione in forma narrativa e documentaristica di delitti irrisolti e di vicende come quelle della giornalista Ilaria Alpi e dell’operatore Miran Hrovatin, uccisi a Mogadiscio nel 1994.
Sarà Carlo Lucarelli il prossimo ospite  in un incontro condotto da due docenti dell’Università di Pavia, lo storico Massimo Zaccaria e la filologa Carla Riccardi.


IMPRENDITORIA, RESPONSABILITÀ SOCIALE E IMPEGNO PER I GIOVANI

Sarà Diana Bracco a inaugurare la stagione culturale 2016-17 del Collegio Nuovo, fondato da una imprenditrice, Sandra Bruni Mattei che si laureò in Matematica all’inizio del secolo scorso e che, anche con il marito, l’ingegner Enea Mattei, ha investito i proventi della loro azienda proprio per la promozione sociale e culturale dei giovani. L’incontro si concentrerà sui legami tra imprenditoria e impegno sociale, soprattutto a favore dei giovani: toccherà le numerose iniziative della Fondazione Bracco che dal 2012 ha avviato il Progetto “Diventerò” nell’ambito del quale è stata lanciata anche una nuova iniziativa a favore di studenti rifugiati, in sintonia con il Progetto di accoglienza promosso dall’Ateneo pavese. Un progetto, questo, che rientra nel Piano Strategico d’Ateneo, curato anche da Annarita Calabrò, Docente di Sociologia, che, con la Rettrice del Collegio, Paola Bernardi, interverrà nell’occasione dell’incontro.


I PERCORSI DI UN HISTORIKOS

Dopo il Convegno dedicato al Professor Emilio Gabba nel 2014 ospitato dai Collegi Borromeo e Nuovo, è giunta al termine anche la pubblicazione degli atti, curati da Chiara Carsana (Alumna del Collegio Nuovo) e Lucio Troiani, entrambi docenti dell’Università di Pavia. L’Aula Volta dell’Università di Pavia aprirà le porte il 23 settembre (9.45-16) agli interventi di D. Mantovani, G. Mazzoli e G. Francioni (Università di Pavia), L. Capogrossi Colognesi  e M. Mazza (Accademici dei Lincei),  F. Prontera (Università di Perugia), A. Schiavone (Scuola Normale Superiore di Pisa). Il volume raccoglie oltre una trentina di interventi, tra cui quello della Rettrice Paola Bernardi che ripercorre il legame prezioso tra il Professore e il Collegio, sin dall’insediamento del primo Consiglio di Amministrazione del Collegio Nuovo. I PERCORSI DI UN HISTORIKOS In memoria di Emilio Gabba. Atti del Convegno di Pavia (18-20 settembre 2014) a cura di C. Carsana e L. Troiani, Biblioteca di Athenaeum, New Press, 2016


DALLA DIAGNOSI ALLA TERAPIA: SPECIFICITÀ DEL PERCORSO DI VALUTAZIONE E DELLA RISPOSTA TERAPEUTICA NELLA SOFFERENZA MENTALE IN ADOLESCENZA OGGI

A partire dalle ore 9, il 23 settembre l’Aula Magna del Collegio ospiterà il Convegno organizzato nell’ambito delle attività formative connesse con il Progetto Regionale della Neuropsichiatria infantile di Pavia dal titolo “Modello integrato di presa in carico neuropsichiatrica e psicologica di adolescenti con quadri clinici acuti e subacuti” e del progetto dell’Università di Pavia dal titolo “Diagnosi precoce di bambini e adolescenti ad alto rischio di Psicosi”. L’evento metterà a confronto gli approcci “di pensiero” di varie scuole di Neuropsichiatria della Lombardia su temi fondamentali per la diagnosi e la cura dell’adolescente con problemi di salute mentale. Responsabile Scientifico del Convegno è il Professor Umberto Balottin, che in Collegio da diversi anni promuove ADE in Neuropsichiatria infantile.


L'Alumna Blerida Banushi prima firmataria di uno studio sulla sindrome ARC

L’Alumna Blerida Banushi è prima firmataria dello studio pubblicato su ‪Nature‬ Communications (20 luglio), coordinato dall’Università degli Studi di Pavia e dallo University College of London. Con questo studio – 5 anni, 6 Paesi e 19 istituzioni coinvolte – si getta una nuova luce sulla sindrome ARC. “Prima si conosceva solo la causa genetica della malattia. Ora abbiamo fatto un passo avanti: sappiamo che il problema è la distribuzione del collagene dovuta al malfunzionamento di LH3” dice Federico Forneris dell’Università di Pavia, che ha coordinato lo studio insieme a Paul Gissen (UCL). Blerida Banushi ha studiato proprio all’Università e al Collegio Nuovo di Pavia prima di trasferirsi in Inghilterra per lavorare nel gruppo di ricerca di Gissen.