Il lavoro di due Biologhe del Collegio Nuovo conquista la cover su “Science”

Il lavoro di due Biologhe del Collegio Nuovo, coordinato da una Visiting Professor da Yale, conquista la cover su “Science”
La Prof. Anna R. Malacrida, Presidente della Fondazione Sandra e Enea Mattei (Collegio Nuovo), con-direttore del “Laboratory of Insect Evolutionary Molecular Biology” dell’Università di Pavia, è tra i firmatari dell’articolo Genome Sequence of the Tse Tse fly (Glossina morsitans): Vector of African Trypanosomiais pubblicato su “Science” (25 aprile) e che ha conquistato la copertina della prestigiosa Rivista.

Il lavoro è stato portato a termine da un network di 140 ricercatori (Consorzio IGGI – International Glossina Genome Initiative) tra cui lo staff del Laboratorio dell’Università di Pavia, unico partner italiano. A capo del team americano, che coordina il progetto, è la Prof. Serap Aksoy, docente a Yale, più volte Visiting Professor presso il Laboratorio diretto da Anna Malacrida e Giuliano Gasperi, e ospite al Collegio Nuovo anche in occasione della conferenza “Women in Science”, promossa d’intesa con il Soroptimist International – Club di Pavia, nel 2012.
Tra i contributori menzionati, anche l’Alumna del Collegio Nuovo Francesca Scolari, già vincitrice nel 2005 della prima edizione del Premio di Ricerca dell’Associazione Alumnae.


Ricerca e cura. Riflessioni di un'immunologa pediatrica tra Italia, Francia e California

Secondo appuntamento per la serie “Donne in scienza – racconti di esordi e testimonianze del presente, con sguardo al futuro”.

La ricerca non è un bene di lusso. Proprio in un momento di crisi, se si vuole uscire dalla crisi, bisogna investire in ricerca. (Maria Grazia Roncarolo, in occasione del conferimento del Premio Bellisario 2013)

Il giorno dopo – Maria Grazia Roncarolo: quando il senso di inadeguatezza è un punto di forza


INTERNATIONAL SPRING SCHOOL Pavia 2014

Al via l’iniziativa pilota di una International Spring School promossa dall’Università di Gent, con la collaborazione del programma Masterlanguage delle Università Olandesi e del Collegio Nuovo di Pavia. Lezioni ed esercitazioni pratiche, incontri con docenti dell’Univesità di Pavia e del Collegio, scrittori e giornalisti, con una una buona presenza di Faculty internazionale (oltre a Gent, con l’Alumna Mara Santi, Utrecht, Leiden, Edinburgh).


CHIMICA DEL GIALLO

Da bambino dicevi “da grande farò lo scrittore”? Nemmeno per idea. Da bambino, vedevo mio padre che passava le proprie giornate a preparare i lucidi per le lezioni; mio padre insegnava immunologia, e secondo me il suo lavoro consisteva nel fare disegni bellissimi e coloratissimi e poi andarne a parlare agli studenti. In poche parole, il lavoro più bello del mondo. Per cui, da bambino quando mi chiedevano “cosa farai da grande” rispondevo “il professore universitario”. Questo ha avuto un impatto piuttosto negativo sulla mia socialità, da bambino, e anche oltre, per cui leggevo moltissimo: il che è necessario per scrivere.” (Marco Malvaldi, intervistato da la “Lettrice Rampante”, settembre 2013)

Ha un fan club affezionatissimo e attivo sul web, il protagonista del prossimo incontro, lo scrittore, gialllista e … chimico, Marco Malvaldi. Appassionato di lirica, di poesia e di umoristi inglesi, il pisano (con una breve permanenza in Olanda) Malvaldi è noto al grande pubblico per la sua ricca produzione, quasi tutta di casa Sellerio, a partire dal fortunato esordio La briscola in cinque, pubblicato nel 2007 e scritto nei ritagli di tempo nel giro di quattro anni. L’anno successivo, nel tempo di una gestazione di nove mesi, esce “Il gioco delle tre carte” (finalista del Premio Bancarella, edizione 2010) cui seguono prima Il re dei giochi (mentre gli nasce, dalla moglie ed “editor-agente” Samantha, il figlio primogenito), poi Odore di chiuso, ispirato allo scrittore-gastronomo Pellegrino Artusi e che si aggiudica il premio Castiglioncello nel 2011.
I primi tre, con “La carta più alta” (2012), fanno parte della ”saga del BarLume”, ambientati in un paesino toscano con protagonista un “barista-investigatore” affiancato da un gruppetto di vecchietti impiccioni. Una saga che ha avuto anche una traduzione televisiva in onda su Sky. Tutti sono tradotti all’estero, principalmente in tedesco, spagnolo e francese.
Della sua formazione scientifica Malvaldi non si dimentica, né nei suoi gialli né in volumi di divulgazione, come quello scritto con Roberto Vacca sulla mercificazione delle pandemie e quello che ha in preparazione con un fisico dell’Università di Pisa, Dino Leporini, su prospettive e limiti della logica applicata all’informatica.
Uno scrittore che offre quindi molteplici spunti ai suoi lettori, che immagina “complici”, come racconta ad alcuni studenti: “Persone curiose, probabilmente intelligenti, che hanno voglia di farsi raccontare una storia tenendo il cervello acceso, pronti a cogliermi in fallo se sbaglio, ma anche disposti ad apprezzare, a divertirsi e a farsi qualche sana risata”.
A giudicare anche dalla sua ultima opera Argento vivo (Sellerio, 2013), da cui si partirà nella serata condotta da Anna Modena, docente di Letteratura Italiana dell’Università di Pavia, c’è da scommetterci: non mancheranno risate (quelle sane, col cervello acceso).

Il giorno dopo – Patti chiari (e amicizia lunga) con i lettori: Marco Malvaldi