Nella mente di chi sceglie

Parlare di lavoro, di competenze richieste nei prossimi anni e di come prepararsi al meglio per affrontare il mercato del lavoro: ecco l’obiettivo degli incontri promossi da SEA Vision.

Un incontro con Paolo Marangolo, HR Manager – SEA Vision.


Fabrizio De André: una rilettura del suo "canzoniere"

Giovedì 29 maggio 2025 (ore 21), al Collegio Nuovo, si parla di Fabrizio De André con una rilettura del suo canzoniere operata da Paolo Jachia, docente di Semiotica e storia della canzone italiana (insegnamento promosso dal Collegio e accreditato dall’Università di Pavia) e autore di più volumi, anche monografici, dedicati ad artisti come Battiato, De André, Dalla, Gaber e Vecchioni.

Nell’ultimo volume, che fa seguito all’opera scritta con Fabio Barbero Il sacro nella canzone italiana. Da Aqaba a Tozeur con evidenti rimandi a De André e Battiato, Jachia si concentra su quelle canzoni del cantautore genovese i cui testi quasi sembrano comporre «un Vangelo apocrifo e popolare […] senza la necessità di un’ortodossia o della fedeltà a una Chiesa». Secondo Jachia De André conduce, in trent’anni di carriera artistica, una meditazione sul messaggio e sulla figura di Gesù Cristo: di qui il titolo scelto per il suo saggio (De André e il suo Cristo. Da “Smisurata preghiera” a “Preghiera in gennaio”), che, come dichiara curiosamente nella quarta di copertina del libro appena edito da Ancora, è frutto di mezzo secolo di suoi «ascolti attenti e perplessi».

Con Paolo Jachia torna al Nuovo Francesco Paracchini – era intervenuto in un incontro su Lucio Dalla –, direttore de “L’isola che non c’era”, portale di report live, interviste e recensioni dedicati alla “nuova canzone d’autore”, ma anche rete che si occupa della direzione artistica di eventi musicali.

L’incontro si tiene  in presenza (Aula Magna del Collegio Nuovo, v. Abbiategrasso 404, Pavia) e in remoto. È obbligatoria la registrazione entro il 28 maggio per la partecipazione in presenza; entro il 29 maggio, ore 18.30 per chi desidera collegarsi da remoto. L’evento è trasmesso anche in diretta Facebook su @collegionuovopavia.

L’iniziativa rientra, su conferma eventuale del singolo Collegio interessato membro della CCUM, nelle attività formative riconosciute ed è riconosciuta dallo IUSS come Attività formativa extra-ambito dei Corsi ordinari.


"Trieste è di tutti". Storie di confini

Martedì 13 maggio 2025 (ore 21), al Collegio Nuovo, ci avventuriamo in storie di confini, dove la Storia entra con forza nella letteratura, con lo scrittore Marco Balzano, in libreria ora anche con Bambino ancora una volta per Einaudi.

«Da anni avevo in mente di scrivere una storia sul confine orientale – spiega l’autore – perché nessun territorio come Trieste ha visto avvicendarsi con brutale violenza, e senza soluzione di continuità, fascismo, nazismo e – sebbene per poche settimane – regime comunista».

Non è la prima volta, infatti, che Balzano tratta di temi storici, di “frontiere” e guerra: prima ancora con Resto qui (vincitore del Prix Méditerranée in Francia e in Italia di diversi Premi, tra cui il Bagutta e il Premio Mario Rigoni Stern, e finalista allo Strega) aveva raccontato di una maestra che si ostina a restare nel paese di Curon, in Sud Tirolo, a dispetto della italianizzazione (e fascistizzazione) forzata, continuando a insegnare clandestinamente.

Con Bambino (i cui diritti per l’edizione in Germania sono già stati acquistati) si racconta una “questione privata”, quella di Mattia, nato a Trieste nel 1900 da una madre sconosciuta (forse slava) e da un orologiaio che sostiene, a più riprese, che “Trieste è di tutti” e che non intende rivelare, neanche dopo la morte della donna che ha cresciuto Mattia, l’identità della madre biologica.

Il ragazzo, soprannominato appunto Bambino per il suo aspetto fisico infantile, entra nel branco delle camicie nere anche per cercare la vera madre, temendo quasi di trovarla tra gli “s’ciavi”; parte per la campagna di Albania, su cui Balzano osserva che si è scritto poco, e si trova via via implicato in un contesto di violenza in una città segnata anche dalla presenza della famigerata Risiera di San Sabba, trasformata in campo di concentramento. Una violenza che conosce episodi particolarmente efferati, come la violenza usata da provocatori fascisti e nazionalisti, di fronte ai  piccoli figli di ritorno da una colonia estiva – bambini, appunto – nei confronti dei loro genitori (nel 1919, in via della Madonnina) e giunge sino ai quaranta giorni di occupazione dell’esercito titino e l’orrore delle foibe.

Con l’autore dialogheranno Anna Modena, che ha insegnato, fra l’altro, Letteratura e editoria contemporanea all’Università di Pavia e Pierangelo Lombardi, Presidente dell’Istituto pavese per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea, oltre che presidente del Comitato storico scientifico della Fondazione Memoria della Deportazione.

L’incontro si tiene  in presenza (Aula Magna del Collegio Nuovo, v. Abbiategrasso 404, Pavia) e in remoto. È obbligatoria la registrazione entro il 12 maggio per la partecipazione in presenza; entro il 13 maggio, ore 18.30 per chi desidera collegarsi da remoto. L’evento è trasmesso anche in diretta Facebook su @collegionuovopavia.

L’iniziativa rientra, su conferma eventuale del singolo Collegio interessato membro della CCUM, nelle attività formative riconosciute.