Milena Boltri, Matematica

Erano gli anni degli esami, difficili, da superare. Poi la tesi e quindi, finalmente la vita: non più esami, tutta una strada senza ostacoli… così si giudicava il mondo del lavoro, quando lo si pensava da studenti.

Nell’anno del riconoscimento legale del Collegio come istituzione di merito (1980), Milena arriva da Reggio Emilia a Pavia. Vuole iscriversi a Matematica, il corso di studi in cui era laureata la Fondatrice del Collegio. L’avrebbero voluta alunna in un’altra Università emiliana, ma l’opportunità offerta dal Collegio è allettante. E lei accetta.

Tra le prime sfide


“Ho trovato ben altri ostacoli lavorando in una grande azienda di Informatica. Il primo impatto è stato soffice e simpatico: il corso residenziale semestrale che ho frequentato a Novedrate insieme ad altri neo-assunti si svolgeva in clima collegiale e… goliardico”. (Nuovità, n. 7)

Oggi


Milena ha speso sinora, esperienza rara, tutta la sua carriera professionale al servizio della medesima azienda, la IBM. Qui ha rivestito diversi ruoli, da quelli con carattere più tecnico sino a Project Manager, poi ancora Operations Leader (seguitela nei prossimi passi qui). In varie occasioni ha svolto attività di formazione e mentoring di neolaureati sia italiani che stranieri. Successivamente ha assunto la posizione di Operations Manager fornendo consulenza alla Direzione Generale per l’implementazione delle strategie aziendali, con responsabilità di misurazione e analisi del business, di controllo dell’efficienza dei processi interni e delle operazioni di vendita. Del Collegio Nuovo e del networking femminile non si dimentica mai: Consigliere dell’Associazione Alumnae nonché Revisore dei Conti, nel 2005 è anche Vice Presidente di Soroptimist International-Club di Pavia. Sensibile anche ai rapporti internazionali del Collegio, ne evidenzia e sollecita il consolidamento: in un appuntamento pubblico con il console inglese organizzato da “Socrate al Caffè”, associazione e rivista fondate da Salvatore Veca e Sisto Capra, ma anche in occasione del meeting WEW con Presidents and Deans della rete, promosso dal Collegio.

Il suo consiglio


Non fermarsi, neanche di fronte a stress e amarezze; crescere con gli altri. Nel 1996 scriveva così: “Alla IBM chi si ferma è perduto, l’evoluzione costante e rapida è il primo comandamento […] anche lo stress quotidiano è gratificante, quando non supera i livelli di guardia […] Talvolta mi ha delusa la difficoltà di rapporti con qualche collega non sempre leale […] mi sono stati assegnati due ‘allievi’, neolaureati appena assunti: proprio cercando di aiutarli, osservando le loro incertezze e le loro emozioni, mi rendo conto di essere molto cambiata, molto ‘cresciuta’.” (Nuovità, n. 7)


Bruna Bovolenta, Lettere Moderne

Nel momento in cui lavoravo alla tesi su Bertolucci non avrei potuto immaginare nemmeno nelle mie fantasie più recondite di andare a lavorare per una rete televisiva…

Maturità classica a Sassari, Bruna approda “nel Continente”, a Pavia, nel 1988 per iscriversi a Lingue e Letterature Straniere. Dopo due anni, decide di cambiare strada. Passa a Lettere, riuscendo a convalidare tutti gli esami regolarmente sostenuti: concorda il piano di studi con lo storico del cinema Lino Peroni che poi sarà suo relatore di tesi. Si appassiona a Pasolini di cui parla alle sue più care amiche di Collegio, che siano mediche o scienziate politiche, ma poi scrive la tesi su Bernardo Bertolucci. Trova il tempo, nei suoi anni universitari, per rappresentare gli studenti nei Consigli dei Corsi di Laurea e di Facoltà. Decana delle Alunne del Nuovo, a lei si deve la costituzione della prima cineteca del Collegio. Poi progetta i più diversi percorsi…

Tra le prime sfide


A metà degli anni Novanta frequenta un corso professionale sull’informatica, svolta ancora una volta per approdare in una società di ricerche di mercato. Nuovo cambio, e… ritorno in Collegio per sei mesi, con una borsa di studio per l’iscrizione gratuita alla prima edizione del Master IUSS in Scienza e Tecnologia dei Media: “Il primo forte mutamento è stato indipendente dalla mia volontà: la fine dell’‘era studente’, quella in cui ogni ragazzo sano di mente vorrebbe rimanere per sempre, aggrappato con le unghie e con i denti a un mondo fatto di libri, feste, spaziomusica, borromaici vs ghisleriani, cortili profumati di magnolia, cineclub quasi gratis […] Ho incominciato a lavorare ‘per davvero’ dopo il Master in Scienza e Tecnologia dei Media, nel 1998, nella Direzione Marketing, dove per cinque anni mi sono occupata dell’elaborazione e interpretazione dei dati Auditel. Laureata in Storia e critica del cinema, sudavo su numeri, stime, formule: tutto quello che non avrei mai pensato di fare lo stavo facendo. Questo lavoro mi piaceva poco, a ripensarci ora, ma ho imparato moltissime cose e conosciuto tante persone, senza questo non avrei potuto incominciare a lavorare nella redazione cinema di Rete4”. (Nuovità, n. 20)

Oggi


Dopo circa otto anni passati tra la Direzione Marketing R.T.I. del gruppo Mediaset e Rete 4, dal 2007 è Responsabile della programmazione fiction autoprodotta per la Redazione Cinema di Canale5, oltre che per La5 e MediasetExtra; a lei è inoltre affidata la programmazione dei documentari per Canale5. “Mi sembra quasi incredibile avere fatto esperienze così diverse in un arco di tempo relativamente breve, e anche di avere avuto l’opportunità di mettermi alla prova […] Entusiasmo. Credo traspaia questo dalla mie parole: ma per essere realista devo anche dire che cambiare costa: fatica ed energie”. (Nuovità, n. 20)

Il suo consiglio


La consapevolezza delle opportunità offerte dal Collegio: “Chiunque abbia trascorso degli anni in Collegio se li porta sempre dentro, per sempre. […] Considero questo fatto così naturale che mi stupisco ancora che molte persone che mi hanno conosciuta dopo la metà degli anni Novanta non sappiano della fortuna sfacciata che ho avuto, nella vita, a entrare in quella graduatoria”. (Nuovità, n. 20)


Blerida Banushi, Biologia

Entrare al Nuovo per me è stata davvero una grande opportunità. Il poter usufruire del posto gratuito nell’arco dei cinque anni, le molte altre facilitazioni e la straordinaria organizzazione del “sistema collegio”, mi hanno permesso di affrontare lo studio senza altri tipi di preoccupazioni. Nondimeno, ho avuto la possibilità di conoscere delle persone splendide. (Nuovità, n. 21)

Blerida nasce a Durazzo: a 13 anni si trasferisce in Italia, con i genitori e le sorelle. Ricomincia da zero, o quasi: dell’italiano conosce la lingua dei cartoni animati che guardava alla televisione italiana quando viveva in Albania. Vocabolario alla mano, supporto della sua famiglia, Blerida passa la licenza media con ottimo esito, che si ripete ancora dopo gli anni di un liceo formidabile, con un professore di letteratura che per lei è un maestro di vita. Trova modo anche, allenata dal padre, di diventare campionessa d’Italia di lancio del giavellotto nella sua categoria. Al liceo si innamora della Biologia e vuole proseguire con gli studi: «Il desiderio di indipendenza, unito al non voler pesare economicamente sui delicati equilibri economici dei miei genitori, mi spinse a cercare una possibilità per svolgere gli studi universitari fuori casa. Venni a sapere dell’esistenza dei collegi universitari e dei criteri di merito relativi all’ammissione e vidi in questo una grande opportunità. Effettuai alcune ricerche e puntai la mia attenzione verso la città in cui erano presenti più collegi universitari, cioè la mia futura e carissima Pavia» – racconta – «non immaginate la grande gioia che ho provato quando fui contattata dalla Segretaria del Collegio Nuovo per essere informata che ero stata ammessa. Una grande opportunità, una nuova vita. Cambiare tutto, un’altra volta. […] non avrei immaginato che quel luogo potesse diventare una vera e propria casa per me e le mie più care amiche, la mia seconda famiglia. Il momento di transizione, lo spaesamento iniziale è durato davvero poco».

Tra le prime sfide


Tra le compagne, diventate amiche, una biotecnologa, Elisabetta Di Bernardini, con cui firma il suo primo contributo per Nuovità, in occasione di una tavola rotonda ospitata in Collegio, dove, insieme al prof. Carloalberto Redi e al Colonnello Luciano Garofano, c’è anche una Alumna biologa Natalia Lugli: «Una bella emozione per lei e per noi, che vedevamo una nostra compagna essere arrivata fino a quel punto; chissà che un giorno non tocchi anche a noi!». Blerida prosegue con i suoi studi in Biologia sperimentale e applicata: dopo due anni di tesi svolti nel laboratorio di Biologia Strutturale del prof. Andrea Mattevi, si laurea a pieni voti.
Si intravede un nuovo cambiamento: Blerida vince una Marie Curie Initial Training Fellowship per la quale collabora nel laboratorio del prof. Paul Gissen dell’Università di Birmingham. Nel 2009 questi le propone di proseguire con un PhD e di partecipare al progetto europeo volto a indagare, con un approccio multidisciplinare, lo sviluppo e la patologia del sistema epatico. A questo scopo il Collegio la sostiene con una delle borse di perfezionamento post laurea: con lei, un’altra biologa che sarà a Cambridge, mentre un’altra ancora a Oviedo.

Oggi


Dopo esser stata Post Doctoral Researcher presso London University College, nel Laboratorio di Biologia Molecolare, si è trasferita in Australia Translational Research Institute (seguitela nei prossimi passi qui). L’emozione di cui parlava anni prima, ascoltando l’Alumna Natalia Lugli, la provano anche le sue coscritte: «Ora arriva la parte della Nuovina Orgogliosa. Non ci potevo credere quando è successo. Un giorno di marzo, mi trovavo all’Inaugural Lecture del neo Professor Paul Gissen […]  all’Institute of Child Health. Mentre ascoltavo la sua bella presentazione, in cui parlava dei progetti a cui aveva lavorato e delle altrettante scoperte fatte, è comparsa una slide con la foto di Blerida Banushi, matricola insieme a me nel (lontano) 2004, che il professore ringraziava e definiva come ottima ricercatrice. Caspita, io non stavo più nella pelle, e cercavo di spiegare a tutte le mie colleghe che era una mia compagna di Collegio, stesso anno!!! Loro non capivano bene cosa volesse dire e sorridevano, ma per me è stato bello rendermi conto di quanto sia effettivamente piccolo il mondo e dei progressi che hanno fatto, in così pochi anni, le mie colleghe Nuovine, insieme alle quali sono cresciuta tra corridoi del nostro Collegio. (Laura Losa in Nuovità, n. 25)

Il suo consiglio


«Ho pensato spesso a come la crescita tra i banchi di scuola vada di pari passo con i valori della tolleranza, dell’accettazione, necessari per una migliore e pacifica convivenza nella nostra società. Ho assaporato il valore dell’istruzione.» (Nuovità, n. 21)

La sua testimonianza: Being fearless.


Renata Bonfiglio, Economia

«Provare, provare, provare (che in finanza si traduce nell’avere un’alta propensione al rischio)». (Nuovità, n. 13)

Risultata prima (grazie anche a un’ottima prova scritta “Il valore formativo della Matematica” classificata con 30/30) al concorso per il Collegio Nuovo, a cui è ammessa dopo il Liceo a Milano, Renata si aggiudica una borsa di studio speciale intitolata alla Fondatrice, l’imprenditrice Sandra Bruni (nella foto, con il marito, ing. Enea Mattei), per seguire il suo percorso di studi in Economia, indirizzo industriale. Sarà la prima alunna economista del Nuovo!
Nell’estate del secondo anno va all’Università di Mainz, primo partner internazionale del Collegio: siamo nel 1985 e nel programma delle attività c’è anche una visita a Berlino Est, per la quale Renata deve procurarsi last minute il passaporto… la Rettrice Paola Bernardi, che la segue negli studi, interviene anche a risolvere questo!
In Collegio Renata collabora all’organizzazione dei corsi di inglese e di informatica, si appassiona anche agli appuntamenti letterari e storici, tanto che uno dei punti di riferimento, pur non essendo stata sua allieva, è il Prof. Emilio Gabba, Presidente della Commissione d’esame di ammissione come Consigliere della Fondazione che inquadra il Collegio Nuovo. Nel libretto pubblicato dal Collegio per festeggiare un importante compleanno del Professore, Renata fornirà un ritratto in cui tra le qualità, oltre alla «cultura (enorme)» e il «sorriso», indicherà pure la «leggerezza»: «In questo caso direi che questa persona ha contribuito a farmi capire la differenza fra leggerezza e superficialità».
Renata chiude in bellezza, a pieni voti, il suo percorso accademico, discutendo una tesi su “Insiemi sfumati e loro applicazioni nelle scienze sociali”. Ma il Collegio per lei non finisce affatto qui.

Tra le prime sfide


Nel 1987, mentre l’Unione Europea vara lo European Community Action Scheme for the Mobility of University Students (Erasmus), Renata coglie l’opportunità di una borsa di perfezionamento del Collegio per le neolaureate. Il primo semestre del 1988 frequenta le lezioni del Master of Management Systems and Sciences all’Università di Hull nello Yorkshire: una esperienza importante che la porta in un’Inghilterra multiculturale, in cui è forte la presenza degli asiatici e non pochi sono i problemi legati all’integrazione delle minoranze. La didattica è molto improntata all’esperienza pratica: Renata approfondisce il “business English” e come final project collabora all’attività dell’associazione MIND, nata per il sostegno a malati psichiatrici. In particolare, è chiamata a produrre delle “raccomandazioni” per lo sviluppo dell’associazione cresciuta rapidamente in pochi anni: la sua deve essere una «proposta ragionevole e realistica (non sterile esercizio scolastico, ma qualcosa che possa essere messo in atto)».
Rientrata dall’Inghilterra, ha una esperienza professionale nel campo del marketing, poi, grazie anche a un Master dell’Università di Warwick, riesce a entrare nell’ufficio studi di un gruppo bancario. Siamo a metà degli anni Novanta quando scrive sulla Rivista del Collegio (Nuovità, n. 6): «Non escludo un nuovo cambiamento di rotta nel futuro. La vita è ancora lunga e, a quanto pare – parola di economista – l’età della pensione tenderà sempre ad aumentare!»

Oggi


Del Collegio non si dimentica, non solo come Presidente delle ex Alunne nel 1996, raccogliendo il testimone dell’antichista Chiara Carsana, allieva del suo amato prof. Gabba. Non solo come Consigliera della Fondazione Sandra e Enea Mattei, per quattro anni – ruolo, quest’ultimo, in cui le subentrerà, nel 2001, una matricola del suo anno di laurea, Barbara de Muro, avvocato specializzato in diritto societario.
Dal 2002, dopo una esperienza da analista finanziario in Mediobanca Renata è Investor Relations Manager presso A2A. Una posizione ottenuta continuando ad aggiornarsi e a studiare (oltre al Master in Economia e Finanza, anche il diploma alla Scuola Superiore ENI Mattei). Del resto, tra i suoi consigli…

Il suo consiglio


«Le lezioni più importanti dal mondo del lavoro… (per ora!). […] Investire in professionalità. Corsi, convegni, seminari, spostamenti in altri settori/sedi. La professionalità è una ricchezza personale e intoccabile e, quando è a livelli elevati, garantisce il riconoscimento dei propri meriti; Fare networking, ma solo se sei portata. Altrimenti, conviene (tanto) limitarsi alle buone maniere; Spostarsi da dove non ci si sente sufficientemente valorizzate e rispettate. […] PS: posso confessarvi che fino ad ora sono riuscita a seguire solo alcuni dei punti sopra, pur sapendo che sono tutti validi. Non credo sia per spirito di ribellione ma per una lentezza interna a passare dalle parole/pensieri ai fatti. Sounds familiar?» (Nuovità, n. 13)


Magda Arnaboldi, Fisica

Da Brescia, Magda arriva a Pavia nel 1984, forte del diploma di maturità scientifica e della partecipazione all’International Astronomers Youth Camp. Un passione per l’astrofisica che, unita al suo impegno nel corso di laurea in Fisica (con risultati che confermano il primo posto nella graduatoria di accesso al concorso in Collegio), la porterà ad essere una stella della ricerca, con l’orgoglio anche del prof. Alberto Gigli Berzolari. Il Collegio la supporta per esperienze all’estero, a Ginevra, al CERN (dove incontra Edoardo Amaldi) e anche dopo la laurea in Fisica teorica, negli Stati Uniti, all’Università del Wisconsin, mentre è impegnata per un PhD alla SISSA di Trieste. I suoi rapporti con scienziati come Ken Freeman e D.W. Sciama fanno sì che entrambi, come Margherita Hack, siano fra gli ospiti illustri del Collegio Nuovo negli anni Novanta.

Tra le prime sfide


“Passai diversi mesi arrovellandomi tra il desiderio di voler studiare in una città universitaria lontana da casa e il disappunto per le conseguenze che ciò avrebbe avuto dal punto di vista economico. Quando vinsi il posto gratuito al Collegio Nuovo, fu un sollievo perché, grazie alle mie capacità, potevo realizzare un progetto meditato da tempo. In questo modo ho potuto frequentare l’Università traendone il massimo profitto…” (Il Collegio Nuovo. Dieci anni, 1988). Magda non può forse ancora immaginare quanto “lontano da casa” la porteranno le sue tappe professionali: quattro anni dopo, si propone di sostituire un suo collega di dottorato per compiere osservazioni al Centro ESO a La Silla in Cile. Da qui, passa poi in Australia, e di lì ancora a Parigi, con una borsa del Rotary International (anche qui il suo alunnato costituisce titolo di merito!), poi diventa Ricercatrice all’Osservatorio di Capodimonte, quindi si sposta ancora a Torino (INAF) e poi di nuovo all’estero…

Oggi


Nel 2013, una dozzina di anni dopo aver tenuto un corso di Astrofisica allo IUSS di Pavia, Magda viene nominata Full Astronomer della Faculty di ESO – European Southern Observatory a Garching (Monaco di Baviera), oltre che Head of Archive Science Group di ESO. Al suo attivo la supervisione di dieci tesi di dottorato in Astrofisica, di cui, per rimanere in tema di leadership femminile, tre in svolgimento e cinque già conseguiti da giovani donne. Senza contare la presidenza di Comitati scientifici promotori di workshop e convegni internazionali: tra gli ultimi “Science from the Next Generation Imaging and Spectroscopic Surveys”.

Il suo consiglio


Collaborare: “Nel mondo culturale e universitario non sono mai mancate donne illustri, ma erano acuti solitari, dietro ai quali non esisteva una cerchia di studiose affini. […] Bisogna fare in modo che le donne imparino a studiare insieme e a collaborare fra di loro” (Il Collegio Nuovo. Dieci anni, 1988)

Nelle foto: Fabiola Gianotti, prima direttrice del CERN, ospite al Nuovo; Maria Latella in Collegio a parlare del suo libro “Il potere delle donne”


22 marzo 2023 - Squid Game. I tentacoli delle storie

Autore egli stesso di racconti e poesie pubblicati in antologie (Ogni maledetta domenica, minimum fax 2010) e riviste (“Nuovi Argomenti”»), autore e conduttore di trasmissioni radiofoniche (per Radio3 e Radio24) e documentari (per RaiCinema), Luca Mastrantonio si concentrerà su storie tentacolari che avviluppano lettori, spettatori (e giocatori), qualche volta anche pericolosamente, come studiato nel suo saggio Emulazioni pericolose. L’influenza della finzione sulla vita reale (Einaudi, 2018).


21 marzo 2023 - Planetary Health Alliance – Comportamenti pro-ambientali ed ecoparalisi come effetti del cambiamento climatico

Grazie alle Alunne Giulia Tresoldi e Marianna Zarro, studentesse di Medicina dell’Università di Pavia e nominate Planetary Health Campus Ambassador 2023, il Collegio propone il ciclo “The cost of mental health in a changing planet” (“Cambiamento climatico e salute mentale: i costi”).
Primo ospite Matteo Innocenti, Psichiatra, Psicoterapeuta, Fondatore dell’Associazione Italiana Ansia da Cambiamento Climatico ed European Climate Pact Ambassador. Autore del libro Ecoansia: I cambiamenti climatici tra attivismo e paura (Erickson, 2022).


15 marzo 2023 - Maledizione di Babele o dono di Hermes? La molteplicità delle lingue Emilio Gabba Lecture

Torna la Emilio Gabba Lecture, con cui il Collegio intende onorare la figura del Professor Emilio Gabba, anche per idealmente continuare la tradizione delle lezioni di Storia antica nelle quali il Professore non mancava mai di legare i temi del passato alla contemporaneità.
Con questo medesimo spirito di viaggio tra mondo antico e mondo contemporaneo Maurizio Bettini, professore emerito di Filologia Classica all’Università di Siena (dove ha fondato il Centro di Studi “Antropologia del mondo antico”), affronterà il tema della molteplicità delle lingue. A condurre l’incontro l’Alumna Chiara Carsana, ordinaria di Storia Romana, UniPV.


10 marzo - 25 maggio 2023 - Clinical Skills

Seconda edizione di un ciclo per esercitarsi a sviluppare le capacità di diagnosi e trattamento: dai prelievi ai bendaggi, dall’ecografia alla semeiotica, con un focus su quella legata alle vittime di violenze.


2 marzo - 11 maggio 2023 - Tedesco: verso il B2

Tenete in esercizio la conoscenza della lingua tedesca e preparatevi anche a partecipare ai programmi del Collegio con le Università di Mainz e di Heidelberg.