DOMENICO QUIRICO

Se scegliessi l’odio […] pagherei doppiamente questa esperienza e la pagherei anche per il tempo a venire: sarei come sequestrato ancora. (Domenico Quirico, 10 settembre 2013 – “Ballarò”)
Inviato in “terre dall’altra parte del mare”, Quirico è reduce dalla recente tremenda esperienza in Siria: oltre 13 milioni di secondi di dolore e umiliazioni –  il giornalista ci invita a tradurre  i mesi in minuti e secondi – in un Paese che sembra solo conoscere l’odio. Oltre 200mila minuti rubati agli articoli e ai libri che avrebbe potuto scrivere, agli affetti della moglie e delle due figlie, il cui appello composto e addolorato, insieme al “basso profilo” voluto dal Ministro Bonino, hanno contribuito a riportare Domenico Quirico a casa e a firmare nuovi articoli. Un incontro che apre la riflessione sui sommovimenti contemporanei in aree geografiche che, pur dall’altra parte del mare, ci sono vicine. Con il giornalista, autore pure di un raffinato e sorprendente volume, Gli Ultimi. La magnifica storia dei vinti, in cui si ripercorrono le vicende di grandi “liquidatori” della Storia, il Prof. Silvio Beretta, già Direttore del Centro Studi Popoli Extraeuropei dell’Università di Pavia e il Dott. Massimo Zaccaria, docente di Storia e Istituzioni dei Paesi musulmani presso il medesimo Ateneo.

Il giorno dopo:  Il diritto-dovere di raccontare


CONDIVISIONE: LE STRADE DELLA RICERCA Riflessioni di una virologa globe-trotter

Nel 2006, a 40 anni compiuti, Ilaria Capua, virologa (laurea in Medicina Veterinaria a Perugia, specialità a Pisa, dottorato a Padova) osa la strada della condivisione. Una mail inizia con “Dear All” e annuncia il passo che le costerà molte critiche, ma che le varrà ancor più riconoscimenti. Depositerà infatti la sequenza genetica di un nuovo virus non in un database privato, come richiesto dall’OMS, ma direttamente in quello open access, Gen Bank. Esorta i colleghi a seguire il suo esempio perché convinta che solo attraverso la condivisione la scienza può concretamente progredire, a beneficio della salute pubblica. Ilaria Capua ha sollevato un vespaio, ma ha trasformato un problema in opportunità, tanto che, nel 2011, la stessa OMS ha approvato una risoluzione nella quale il nuovo approccio mirante alla trasparenza dei dati è considerato “una svolta epocale”.

Il giorno dopo: Dalla periferia dell’impero, con Ilaria Capua, osiamo sfidare un mondo di D!


Prof. Anna R. Malacrida, Presidente della Fondazione Sandra e Enea Mattei - Collegio Nuovo

Il CdA della Fondazione Sandra e Enea Mattei – Collegio Nuovo ha eletto la nuova Presidente nella persona della prof. Anna Malacrida, docente ordinario di Entomologia dell’Università di Pavia. Succede alla prof. Bruna Bruni, nipote della Fondatrice del Collegio Nuovo, Sandra Bruni Mattei, scomparsa nell’agosto 2013.
Un segno di continuità di una leadership in rosa e con una formazione scientifica, rafforzata anche dall’allargamento della presenza femminile in CdA che arriva al 40% con l’ingresso, come Consigliere, della dott. Margherita Sosio, ricercatrice scientifica nell’industria farmaceutica che, con la sua presenza, mantiene anche vivo il legame con la famiglia della Fondatrice.
Due donne di scienza, “la” Presidente Malacrida e “la” Consigliere Sosio, che si aggiungono alla Rettrice, Paola Bernardi, di formazione umanistica, e all’avv. Barbara De Muro, Consigliere e Alumna del Collegio.


MILLE E UNA TURCHIA: IERI, OGGI... DOMANI? Esperienze di un’italiana con la “Tigre del Mediterraneo”

Milanese, con una vita con “tutti i numeri per essere perfetta e lineare”, Marta Ottaviani, appassionata di Turchia e di giornalismo, all’alba dei trent’anni fa qualcosa che, ammette, avrebbe dovuto fare molto prima. Siamo nel 2006: parte per otto mesi per la Turchia dove vive – unica europea tra oltre tremila turchi – in uno studentato in un quartiere di Istanbul lontano da quelli glamour della megalopoli sul Bosforo. Un’esperienza
tanto difficile quanto straordinaria in un Paese che deve fare i conti con la questione armena (le vicende del Nobel Pamuk e della scrittrice Elif Shafak sono state esemplari) e con quella curda, ma salito alla ribalta delle cronache più recenti per le proteste di Gezi Park e con una leadership politica sempre più messa in discussione, anche per la gestione della crisi in Siria.

Velo, Europa e curdi dove va la Turchia – La Provincia Pavese, 4 novembre 2013 – Il giorno dopoCon Marta Ottaviani, esercizi di diplomazia nella Turchia che cambia