Raccontare l'arte, la cultura, la storia

«Tutto è interessante se approfondisci l’argomento. La superficie è noia».

(Didi Gnocchi, intervistata per “ExibArt” da Cesare Biasini Selvaggi, 14 marzo 2022)

Mercoledì 6 dicembre, alle 21, il Collegio che ha accolto in passato personalità come Liliana Cavani e Gae Aulenti, ospita in un incontro pubblico chi le ha anche raccontate: Didi Gnocchi.

Appassionata di storia, nata come giornalista (per “La Provincia pavese”), poi, per la televisione, inviata Mediaset a raccontare, fra l’altro, in Germania la caduta del Muro e il neonazismo e, in Unione Sovietica, la fine del comunismo e il dopo Chernobyl, Didi Gnocchi diventa imprenditrice e regista. Da oltre vent’anni Didi Gnocchi è CEO di 3D Produzioni, società da lei fondata, specializzata in documentari e format per raccontare l’arte, la storia e la cultura.

In presenza e on line, accreditato per la comunità collegiale del Nuovo, per i collegiali della CCUM e accreditato per gli allievi IUSS nell’ambito delle attività Extra-Classe dei Corsi ordinari.


Afghanistan. Una storia dimenticata, un Paese tradito?

Il Collegio Nuovo – Fondazione Sandra e Enea Mattei di Pavia accoglie nella sua Aula Magna (oltre che su Zoom e in diretta Facebook), un’ospite di eccezione: la Principessa Soraya Malek d’Afghanistan, figlia della Principessa India, scomparsa il mese scorso, e nipote del Re Amānullāh Khan e della Regina Soraya Tarzi, figure che per la loro apertura liberale sin dall’indipendenza del Paese dall’Impero britannico (1919) furono poi osteggiate da forze conservatrici al punto da dover prendere la strada dell’esilio in Italia solo una decina di anni dopo.

Per dare una idea della spinta innovatrice del Re Amānullāh Khan – influenzato anche dal suocero Mahmud Tarzi, politico sostenitore del ruolo riformatore di Atatürk in Turchia, poeta e grande viaggiatore anche in Europa –  il Re non solo promulgò la prima Costituzione, ma favorì cruciali riforme nel campo della formazione scolastica e della emancipazione delle donne.

In presenza e on line, accreditato per la comunità collegiale del Nuovo, per i collegiali della CCUM e gli allievi IUSS nell’ambito delle attività Extra-Classe dei Corsi ordinari.


Arte e Chimica

Torna nell’Aula Magna del Collegio Nuovo (e su Zoom e in diretta Facebook), il prof. Luigi Fabbrizzi, Professore emerito di Chimica dell’Università di Pavia, con una lezione che ci porta nel mondo dei colori, in particolare nel blu… anche quello dipinto di blu:

“La pittura nasce con la scoperta dei pigmenti, minerali intensamente colorati, che macinati e impastati con grassi animali, chiara d’uovo altri fluidi, venivano applicati su supporti piani, dalle pareti di una grotta o di un tempio, via via fino a tavole o tele incorniciate – ci racconta, e spiega: “Le pitture rupestri di 30-40mila anni fa, raffiguranti in maniera realistica gli animali oggetto di caccia, sono tutte in giallo, rosso e nero, perché colori ottenuti da pigmenti facilmente disponibili (ocre gialla e rossa e carbone). Lo sviluppo della pittura è stato condizionato dal reperimento in natura di nuovi pigmenti colorati o dalla loro sintesi, spesso casuale, per reazione di ossidi e sali metallici in fornace”.

E quando è apparso allora il blu? Scopritelo nella Presentazione qui sotto.

In presenza e on line, accreditato per la comunità collegiale del Nuovo, per i collegiali della CCUM e gli allievi IUSS nell’ambito delle attività Extra-Classe dei Corsi ordinari.


Sandra Bruni Mattei Lecture

Per la Lecture intitolata alla Fondatrice del Collegio, torna al Nuovo l’Alumna Piera Molinelli, Pro-Rettrice vicaria dell’Università di Bergamo, sociolinguista, docente di Linguistica presso il medesimo Ateneo, dove ha ricoperto cariche anche per i programmi di orientamento.
Ci parlerà di “inclusione”, in un incontro condotto dalla prof. Anna Rita Calabrò, sociologa, già direttrice del “Centro interdipartimentale di Studi su Migrazione e Riconoscimento, Genere e Diversità (MERGED) dell’Università di Pavia.
La prospettiva dell’incontro sarà non solo quella linguistica, tanto dibattuta in una società a forte impatto migratorio e in diverse sensibilità che si riconoscono tra asterischi, schwa e declinazioni, in acrobazie linguistiche tra eufemismi, politicamente corretto e ricerca di termini che attraverso l’esattezza definiscano più che escludere: lo stesso termine “inclusione” si presterà a qualche riflessione.

In presenza e on line, accreditato per la comunità collegiale del Nuovo, per i collegiali della CCUM e gli allievi IUSS nell’ambito delle attività Extra-Classe dei Corsi ordinari.